Inler e Dzemaili, la coppia vincente

 

Svizzeri, ma non solo. Anche un po’ turco, Gokhan Inler, e anche un po’ macedone, Blerim Dzemaili. Una strana coppia che, però, va assai d’accordo dai tempi dello Zurigo, formazione che per un anno e mezzo li ha visti, assieme, protagonisti di due campionati e due scudetti.Che come credenziale è decisamente niente male.
GEMELLI – Una sorta di gemelli che s’erano persi e che si sono poi ritrovati in maglia azzurra. Oltre che con la maglia della Svizzera, la loro Nazionale. « La prima cosa che feci dopo la firma del contratto con il Napoli? Lo ricordo bene: telefonai a Gokhan e gli dissi di non avere esitazioni. Il Napoli vuole pure te. Vieni, sarà fantastico giocare un’altra volta assieme, gli dissi pure», ricorda sempre volentieri il signor Blerim, entrato presto a far parte del gruppo dei quattordici. Dei titolarissimi, giusto per capire, anche se con Mazzarri i due non fanno coppia fissa. Questione di caratteristiche che spesso si somigliano un po’ troppo: passisti di tecnica eccellente tutti e due, Inler un po’ più posapiano e ragionatore, Dzemaili invece più istintivo e corridore, entrambi hanno un discreto tiro. Fratelli in un bel po’ di cose, insomma.  D’accordo, Gargano, fisicamente strutturato in altro modo, ha passo di maggiore effervescenza, muove le sue gambe corte con più rapidità ed è per questo che raramente l’allenatore rinuncia alla sua presenza, però, se il piccoletto d’Uruguay non c’è, se ha corso troppo e ha bisogno di tirare il fiato, o se è squalificato come capita stavolta, beh, in questo caso non c’è mai discussione: tocca a Dzemaili e a Inler tornare a fare coppia.
COPPIA SOLIDA – Così sarà anche domani sera a Roma. E sarà la sesta volta che partiranno uno di fianco all’altro dal primo minuto in campionato. Cosa che, per chi crede in certe congiunzioni a centrocampo, mette pure di eccellente umore, visto che nei loro cinque precedenti da coppia titolare hanno messo assieme quattro vittorie e un pareggio: uno 0-0 proprio contro la Lazio nell’andata. Coppia solida, dunque. Affidabile e, perché no, pure vincente. Giusto, allora, che nella notte che può decidere questa e anche la prossima stagione, il Napoli s’aggrappi a tutto a tutti. Anche ai gemelli svizzeri per ritrovare la compattezza, la sicurezza, perché no anche le geometrie smarrite nelle ultime giornate. Inler e Dzemaili? Loro raccolgono con piacere e con orgoglio la fiducia di Mazzarri. “Tocca a noi e non deluderemo”, sembrano dire con i sorrisi che dispensano ai pochi tifosi capaci d’infiltrarsi nei viali che portano ai prati di Castelvolturno, dove il Napoli ha chiuso ogni porta e ogni finestra per preparare in pace e lontano da occhi spioni la partita di domani con la Lazio.
ANIMA NUOVA – Nel momento clou della stagione, nella notte dell’emergenza per l’assenza di Gargano e di tutti e tre gli esterni naturali – Maggio, Zuniga e Dossena – dunque, Inler e Dzemaili si propongono come anima nuova della squadra. Coppia di copertura e anche d’attacco, come sono da sempre abituati. Tandem ispiratore d’un gioco che stavolta, proprio per la contemporanea assenza degli esterni, almeno a tratti richiederà un po’ più di ricamo e di possesso in mezzo al campo. Toccherà proprio a loro, insomma, governare la partita. I suoi tempi. I suoi ritmi. Cosicché, in un certo senso, la notte di Roma può diventare anche la notte dei gemelli svizzeri. La loro grandissima occasione per affrancare il Napoli dai brutti ricordi della sfida con la Juve e per entrare nelle grazie dei napoletani con contratto a tempo indeterminato. In gioco, infatti, c’è l’ultimo appuntamento con quel terzo posto che vuol dire Champions e quindi anche tanto prestigio e tantissimo danaro.

Corriere dello Sport

 

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