Il questore di Roma elogia i tifosi azzurri, ma per la finale c’è ancora il caso tessere

L’urlo dei 2500 tifosi napoletani presenti all’Olimpico, strozzato a metà dal gol di Simplicio, non mette in secondo piano l’ottima riuscita del piano di sicurezza predisposto dalla Questura di Roma per una gara definita ad alto rischio dal Viminale. «Abbiamo affrontato l’evento – riferisce il questore Francesco Tagliente – con la massima attenzione, cercando di mettere in campo tutte le misure per rendere l’evento più sicuro possibile».

È riuscito il piano predisposto dalla Questura, dal momento che il 70% dei tifosi napoletani arrivati nella Capitale si sono avvalsi del parcheggio scambiatore di Saxa Rubra, arrivando in tutta sicurezza allo stadio attraverso le navette gratuite. Il questore ha elogiato il comportamento del pubblico partenopeo. «L’accoglienza dei tifosi ospiti è stata – sottolinea Tagliente – senza dubbio una delle priorità curate nella fase della pianificazione.

Al riguardo abbiamo registrato una buona risposta da parte dei tifosinapoletani ed è anche grazie alla loro collaborazione che l’evento non ha fatto registrare tensioni, facendo prevalere lo spettacolo ed il folclore sportivo». Il questore Tagliente si augura che la collaborazione e la perfetta riuscita del piano possano essere ripetuti anche per la finale di Coppa Italia del 20 maggio. Meno bene è andata sull’altra sponda, quella giallorossa: ieri il giudice sportivo ha comminato una pesante ammenda, 30mila euro, e la diffida dello stadio, perché, oltre al solito lancio di petardi, bengala e oggetti vari, «al termine della gara è stato lanciato nel recinto di giuoco un accendino, che colpiva al volto il vice procuratore federale (l’avvocato Giorgio Ricciardi, ndr), senza conseguenze lesive».

Invece l’esame per i napoletani in vista della finale è da considerare superato. Prosegue intanto la vendita dei biglietti per la finale con la Juventus: sino a domani gli abbonati possono esercitare il diritto di prelazione, da mercoledì –sino al 9 maggio – scatta quello per i possessori della Club Azzurro Card non abbonati (circa 48mila). Numerose le lamentele alla redazione del Mattino di molti tesserati che non hanno ancora ricevuto la card, condizione essenziale per acquistare il biglietti, pur avendo sottoscritto da tempo la tessera. La loro speranza è che il Calcio Napoli, che è venuto incontro ai propri abbonati con il censimento posticipato al 7 maggio, possa venire insoccorso anche degli altri tesserati.

Il Mattino

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