De Laurentiis: “20mila napoletani a Bologna. Dopo Londra necessario intervenire, ora padroni del nostro destino”

 

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è intervenuto ai microfoni di ‘Marte Sport Live‘. Ecco le dichiarazioni rilasciate dal numero uno azzurro, da poco tornato dalla sua tourneè in Cina: “Finora ho seguito il Napoli direttamente dall’Asia. Per il terzo posto siamo padroni del nostro destino, anche se in questo mondo bisogna navigare sempre dritti. E’ un campionato molto intrigante e spettacolare, dove dietro ad ogni angolo ci sono delle insidie. I veri valori stanno venendo fuori. Onore a Reja e alla Lazio che non mollano mai, mi stupirei del contrario”. Con tanti obiettivi in palio, molte squadre chiedono la contemporaneità delle gare: “Stamane mi sono incontrato col presidente Beretta per discutere di questo argomento, non ci possono essere anticipi e posticipi altrimenti si perderebbe di vista la competizione. Per esempio, se il Lecce sabato perde e qualcuno è già salvo, si giocherebbe in una maniera più rilassata che potrebbe favorire qualcuno”.

 

UN ‘DALL’ARA’ TUTTO AZZURRO – Domenica il Napoli andrà di scena al Dall’Ara per giocare contro il Bologna, e il presidente si augura di vedere il settore ospiti tutto azzurro: “Mi auguro che siano davvero 10mila. L’anno scorso mezzo stadio parlava napoletano, fu una sensazione straordinaria con coinvolgimento ed eccitazione. Si sentì la vera solidarietà partenopea. Io partirò sabato e starò con i ragazzi. Sarò pure io sugli spalti e sarò un tifoso. A Bologna non sarà una passeggiata di salute. Pioli è un bravissimo allenatore che qualche volta ci ha regalato qualche dispiacere. Bisogna fare attenzione, mi auguro che sia una partita bella, spettacolare e divertente. Se i napoletani capiscono che devono riempire il Dall’Ara, sarà tutto più semplice. Per la nostra squadra sarà uno stimolo maggiore. Auguriamoci che il Napoli sia al massimo della forma psichica e fisica in queste prossime due partite di campionato”.

 

POST LONDRA, DALLA POLVERE ALL’ALTARE – Dopo la bruciante sconfitta di Londra, il Napoli sembrava essere entrato in un tunnel dal quale ne è uscito più forte di prima: “Dopo la delusione di Londra, sono dovuto intervenire, non volevo più vedere facce triste: ho capito il loro stato d’animo, sono giovani. Comunque devono essere contenti di stare con noi: la società è forte, gli stipendi sono pagati regolarmente: sto ancora pagando giocatori che non sono più con noi. Non bisogna dimenticare che in finale di Champions ci saranno Bayern Monaco e Chelsea, due squadre che noi abbiamo affrontato facendo una bellissima figura. Purtroppo con il Chelsea abbiamo subito un gol di troppo al San Paolo e abbiamo sfiorato il quarto. Nel calcio anche questo capita”.

 

NAPOLI, LA FORZA DEL GRUPPO – Da sempre è nota la compattezza del gruppo azzurro, e De Laurentiis non lesina complimenti ai suoi calciatori, a prescindere dal contributo dato alla causa azzurra: “Secondo me noi abbiamo grandi giocatori, alcuni si sono espressi in maniera più evidente e continuativa, altri ancora lo devono fare perché magari non hanno avuto la possibilità di farlo. Sono molto soddisfatto dei miei giocatori e li ringrazio tutti per la loro serietà professionale. Sono perbene e straordinari, lo spogliatoio è estremamente affiatato”.

 

IL BILANCIO DEL SOL LEVANTE – Un enorme bacino di opportunità, De Laurentiis è sempre rimasto affascinato dalla Cina, motivo per il quale ha deciso di andare in tournèe nel paese asiatico: “E’ un grandissimo paese, ci era andato in passato mio nonno materno negli anni 20. Erano 15 anni che facevo l’amore con questo paese da lontano, dovevo partire già ad ottobre. Adesso sono andato e ho verificato che è un paese straordinario con una voglia di fare. Sono tornato rasserenato: una volta si parlava del sogno americano, ora c’è questa nuova frontiera. La Cina mi ha confermato l’impressione che avevo già ricevuto. Anche l’India non scherza”.

 

SDC

 

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