Siena in campo solo per l’onore? Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio

 

di Nicola Lo Conte

 

Era difficile pronosticare un Siena già salvo con largo anticipo all’inizio di questa stagione, ma i toscani hanno centrato l’obiettivo con pieno merito, lasciandosi ammirare sia per la mentalità operaia, sia per la qualità del gioco. Risulta tutto più facile, del resto, quando hai una coppia gol del calibro di Calaiò-Destro: entrambi hanno realizzato 11 gol, e l’arciere avrebbe potuto andare oltre senza il grave infortunio al perone. Anche se già salva, tuttavia, la compagine bianconera venderà cara la pelle, volendo superare quota 45, record nella storia della società, e la gara di Bologna ha dimostrato come avversari disposti a regalare qualcosa non ce ne siano.

Sannino dovrebbe derogare al consueto 4-4-2 con un 4-4-1-1 più elastico. Essendo al quarto confronto in stagione, Napoli e Siena si conoscono ormai a menadito, e dunque, dal punto di vista degli azzurri, bisognerà evitare di cadere nella solita trappola, cercando di non attaccare solo sugli esterni, ma variando le scelte offensive. In questo, aiuterà il fatto che il tridente sarà composto da Hamsik, Lavezzi e Pandev, dunque senza un vero punto di riferimento, il che renderà più difficile il compito alla difesa senese. Che si schiererà con un inedito, almeno in campionato, già tra i pali: per ammissione dello stesso Sannino, debutterà Farelli. Davanti a lui, i quattro di difesa dovrebbero essere Vitiello, Contini, Terzi e Rossi. A centrocampo, Grossi e Del Grosso sugli esterni con Vergassola e Gazzi al centro. Davanti, D’Agostino in appoggio a Destro, con Bogdani pronto a subentrare.

 

 

 

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