EDITORIALE – Corsi e ricorsi storici: Maradona riprende da dove aveva lasciato

 

di Pasquale La Ragione

 

A volte le coincidenze possono essere veramente assurde, così tanto che ti fermi per un attimo a riflettere se si tratti davvero solo di una semplice casualità. L’annuncio del ritorno del ‘Pibe de Oro‘ arriva nella settimana che porta alla sfida di domenica pomeriggio tra Napoli e Sampdoria, ed è proprio contro i blucerchiati l’ultima partita in Italia del campione argentino. Era il 1991, a Marassi finisce 4-1 per ‘la Doria‘ con Maradona che segna su rigore il gol che poi sarà l’ultimo della sua carriera con la maglia azzurra. Dire che si tratta di concordanze è troppo facile, tutto avviene per un motivo. Quella partita contro la Sampdoria ha segnato la fine della sua era napoletana. Un’era che è entrata nei cuori di tutti i tifosi e difficilmente verrà dimenticata, soprattutto da quelle persone che hanno vissuto sulla loro pelle il brivido che regalava una giocata, un gol, una prodezza di quello che poi è stato consacrato come il più grande giocatore della storia del calcio. Quando tornerà a Napoli, tutti, per un attimo, dimenticheranno Cavani, Hamsik, Insigne e chiunque altro, perchè tornerà il re, perchè tornerà chi ha fatto la storia della squadra che loro amano, perchè tornerà chi ha fatto a cazzotti con il mondo dei potenti pur di difendere la loro città.
Non si può parlare di fatalità, soprattutto se di mezzo c’è il rapporto tra Maradona e Napoli, che è stato fin da subito speciale, come un amore a prima vista destinato a durare ancora per tanto tempo.

 

 

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