Umberto Calaiò: “Emanuele vorrebbe giocare, ma conosce bene il suo ruolo in squadra. Presto per parlare di futuro”

Umberto Calaiò, fratello e procuratore di Emanuele Calaiò, è intervenuto sulle frequenze di ‘Radio Crc’ per parlare del futuro dell’arciere azzurro, impiegato con il contagocce fino a questo momento e che nemmeno stasera, nonostante la forma fisica di Cavani sia poco esaltante, potrebbe trovare spazio: “Il match è difficile perché la squadra di Ventura ha dimostrato di fare bene e giocarsela con tutti. Il Torino vive in un periodo di forma importante ma è normale che i valori in campo dicono che il Napoli è superiore al Torino. Gli azzurri devono cercare la vittoria. Non è una sorpresa il fatto che Calaiò venga impiegato così poco nel Napoli. Certamente Emanuele vorrebbe giocare di più ma non c’è alcun problema perché sapeva ed ha accettato questo ruolo in azzurro.  Ricordo che anche Pandev quando arrivò al Napoli non giocava tanto e probabilmente se Calaiò fosse arrivato a luglio, avrebbe giocato di più. Il Napoli vuole che un calciatore si incastri alla perfezione nel gruppo e negli schemi di gioco diversamente da come avviene per esempio nella Juventus, che fa giocare subito i calciatori che arrivano. Queste sono le scelte di Mazzarri, finora ha avuto ragione lui ed è giusto continuare così”. Passaggio poi sul futuro dell’attaccante: “È presto per parlare di futuro Se dovesse restare Mazzarri, probabilmente avrebbe già firmato ma tante volte i rapporti tra società e allenatore sono talmente ottimi che basta uno sguardo per capirsi. Certo è che se il Napoli centrasse la Champions League sarebbe difficile lasciare la squadra azzurra e Calaiò sarebbe combattuto nelle sue valutazioni. Se poi il Napoli ci facesse capire che lo spazio nella prossima stagione sarebbe quello di quest’anno, faremo delle valutazioni diverse ma mi sembra anche ovvio. Però, ripeto, è prematuro parlare di determinate cose adesso”.

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