Un legame d’amore, indissolubile

napoli sassuolo 1

Lo stadio si abbraccia ed abbraccia i suoi campioni.
Un San Paolo gremito, ma non del tutto, in una sera gelida che ha scaldato il cuore.
Sotto di un gol, ad appena 2′.

E serve per accendere la reazione che, tutti, si aspettavano.

Callejon, lo straordinario Josè  Maria Callejon apre la strada alla rimonta.
Cambia posizione, si sposta centrale e riceve dai piedi del magnifico, la palla del pareggio.
Corre, appoggia, sostiene Hysaj e non cede fino al 94′.
Il gol che arriva come premio per tutte le prestazioni eclatanti che regala.
Il Capitano, questo Capitano splende come una giornata d’agosto in riva al mare.
Giocate delicate, incursioni ed inserimenti che lo portano all’ennesima dimostrazione del suo valore.
In tribuna, si respira aria nuova.
Le facce cupe del passato, hanno lasciato spazio a sorrisi e voci che si fanno sentire.
C’è ancora da lavorare su questo settore, impettito e rigido ma si intravede un bagliore di speranza.
Pepe Reina impavido e senza freni, si concede l’ebbrezza di provare un tackle.

Ed il terzo gol, merito della testardaggine di un poliedrico Callejon, consacra ai vertici un mostruoso Higuaìn.

Ma questo accadeva sabato sera, un stadio gremito che cantava lo stesso coro da una Curva all’altra, abbracciando tribune e distinti.

Ieri sera, in un’altra notte che faceva battere i denti oltre al cuore.

Si è scritta un’altra pagina di bel/brutto calcio.

Arbitri, cambi e scene da film comico hanno riscaldato l’ambiente.

Una squadra, in parte rivoluzionata, era prevedibile.

La rosa del Napoli ha dei calciatori all’altezza, bisognerebbe farlo capire a loro però.

Gabbiadini poco reattivo, Lopez non rende da sempre, Valdifiori spaesato.

Ma come accade, di solito nel calcio, sono gli episodi a decidere le partite.

Gran bel gol quello di Jovetic, nato da un nostro disimpegno, sia chiaro.

Meriti al centro, demeriti pure.

Conclusione che si poteva, forse si doveva, evitare.

Ma con il senno di poi, si pettinano le bambole.

Insulti, poco intelligenti da parte del Mister azzurro.

Comportamento infantile ma mirato, quello di Mancini.

Un polverone, alzato per fomentare il malcontento in questa piazza che gode, oggi, di un situazione stabile e serena.

Come si dice dalle nostre parti “vott’ a petrell e annasconne a manella (lancia la pietra e nasconde la mano).

Gioco mediatico riuscito.

Sanzioni, multe che peseranno sulla SSCN e che vedrà Mister Sarri, crocifisso dall’arcigay e puntato dai media.

Potere alle gambe, alla testa, all’unione signori cari.

Trofeo andato, avanti tutta in Europa League ed in Campionato.

 

di Anna Ciccarelli

 

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