GLI AVVERSARI – Thereau ritrovato, ma difesa fragile: l’Udinese di Delneri

Gli Avversari by Stefano Tomassetti
Gli Avversari by Stefano Tomassetti

Serie A di nuovo in campo dopo una settimana ricca di impegni per le varie Nazionali. Il Napoli riprende il campionato contro l’Udinese, dopo lo 0-0 in casa contro la Lazio. Una partita, contro i friulani, storicamente insidiosa per la banda azzurra, soprattutto in trasferta.

ALLENATORE. Delneri ha dato una scossa importante all’Udinese, che aveva iniziato malissimo il campionato con Giuseppe Iachini alla guida. Due vittorie, due pareggi e una sola sconfitta (contro la Juventus allo Stadium) il bottino del nuovo allenatore, che è riuscito così a rendere più degna la classifica. Un lavoro importante quello del tecnico, soprattutto sul piano psicologico. Recuperare Thereau, in tutti i sensi, sicuramente la scelta migliore.

COME GIOCA – 4-3-3

Karnezis; Widmer, Danilo, Wague, Felipe; Fofana, Kums, Badu; De Paul, Zapata, Thereau.

Iachini non era mai riuscito a trovare la quadratura del cerchio: tanti moduli cambiati, ma le difficoltà tecnico-tattiche sono rimaste le stesse. Delneri ha lavorato bene in questo senso, disegnando un 4-3-3 ad hoc per sfruttare al meglio le qualità dei suoi calciatori. Fofana, Kums e Badu formano un trittico di centrocampo di tutto rispetto, con gamba e piedi. Qualità importanti anche nel tridente d’attacco, con Duvan, ancora di proprietà del Napoli, sempre pronto a far male.

PREGI. L’Udinese non va sottovalutata soprattutto per le potenzialità offensive che si ritrova in rosa. De Paul ha del talento e lo ha dimostrato, mentre Zapata e Thereau non hanno bisogno di tante presentazioni. In più gli inserimenti dei centrocampisti, Badu e Fofana in particolare, sono da tenere d’occhio con molta attenzione.

DIFETTI. Nonostante il buon equilibrio tattico, i friulani subiscono ancora molti gol: 19 in questo campionato, tanti anche sotto la gestione Delneri. Ma la sua avventura è iniziata da poco e quindi avrà bisogno di altro tempo per lavorarci. E’ giusto sottolineare che, a livello individuale, il tecnico non ha certamente scelta di primissima qualità.

L’UOMO CHIAVE. De Paul è il classico calciatore che, se in giornata, può essere devastante. Ma finora ha dimostrato una certa discontinuità. Lo stesso si può dire anche di Duvan, che non è ancora al top della forma. In netta ripresa, invece, Thereau: messo in disparte da Iachini, con Delneri ha ritrovato lo spazio e il sorriso. Ha esperienza, senso del gol e buone doti tecniche.

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

Impostazioni privacy