
25 anni oggi, ma già una vita alle sue spalle. Manolo Gabbiadini è un giovane che forse giovane non lo è mai stato. Al Napoli da due anni, ormai, il centravanti bergamasco, che centravanti non è, è probabilmente al primo vero bivio della sua vita da calciatore: Napoli o non Napoli?
Le voci di mercato lo danno lontano dall’azzurro, ma in fondo quante sono le sue colpe? La città lo ha aspettato e ancora lo aspetta, lui sa bene che le prestazioni devono essere ben altre per potersi prendere la scena, almeno in positivo.
TRA CANDELINE E MERCATO
La lista dei probabili centravanti in entrata, intanto, si allunga sempre di più. E il nome dell’ex Samp finisce ancora più in basso. Di cessione si era già parlato la scorsa estate, ora bisogna capire quante squadre siano davvero interessate a lui dopo un semestre non proprio convincente.
Eppure, Napoli non vorrebbe perderlo: tra Manolo e la piazza, infatti, s’è creata una strana alchimia che gli permette di uscire sempre tra gli applausi anche nelle notti peggiori. Un feeling apparentemente inspiegabile soprattutto a Napoli, la piazza in cui Lorenzo Insigne, figlio di questa stessa terra, è sempre pronto a ricevere fischi.
Ma il futuro di Gabbiadini, purtroppo, non si fa con gli exit poll dei tifosi; se l’acquirente giusto dovesse arrivare, il Napoli non ci penserebbe due volte ad intavolare almeno una trattativa, provando a sostituirlo con una pedina più funzionale al gioco di Sarri, anche se non forte qualitativamente quanto Manolo.
Sarà un compleanno strano per lui, un compleanno da bivio.
Napoli o non Napoli? Lo diranno il mercato di gennaio e queste ultime partite che dal mercato ancora ci separano. Se nuova squadra dovesse essere, nulla rovinerà però il rapporto tra lui e la tifoseria. Che lunedi vuole vederlo in campo con il Sassuolo, perché a quella qualità non rinuncerebbe nessuno.
a cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)





