Milik: “Giusto far giocare Mertens. Difficile per me accettare la decisione del Napoli sull’Europeo U21”

Arkadiusz Milik © Getty Images

Arek Milik ha fatto sognare i tifosi del Napoli ad inizio stagione con i suoi 7 gol nelle prime uscite in azzurro, ma poi l’infortunio al ginocchio capitatagli in Nazionale ha minato tutta la sua stagione. Recuperato in tempi record del grave acciacco, l’attaccante polacco non è più riuscito a trovare il posto da titolare al centro dell’attacco vista l’esplosione di Dries Mertens. Ha però messo a segno una rete importante per lui e per la squadra, contro il Sassuolo regalando agli azzurri il 2-2 con una sforbiciata mancina. Adesso Milik si trova nel ritiro della Polonia dove ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media connazionali.

Milik giustifica Sarri, ma non il Napoli 

L’attaccante polacco ha parlato del suo mancato utilizzo nella seconda parte di stagione a causa della grande vena realizzativa del compagno di reparto belga ed ha commentato la decisione del Napoli di non mandarlo all’Europeo Under 21. Queste le sue parole: “Il momento più duro, dopo l’infortunio, è stato sicuramente la seconda parte di stagione anche se non si è rivelata una delusione completa. Ritornare dopo la ricostruzione di un legamento crociato non è mai facile, ancor di più se si milita in una delle squadre migliori del continente. Dries fino alla fine ha lottato per vincere il titolo di capocannoniere ed ha segnato tanti gol. Sarri per questo motivo ha avuto difficoltà a fare dei cambi in attacco. 

Non posso cambiare la decisione della società di non mandarmi all’Europeo Under 21, è difficile per me accettarla ma lo devo fare. Volevo giocare e non posso”. 

Sul connazionale e compagno di squadra in azzurro Piotr Zielinski ha poi dichiarato: “Ha la stoffa per diventare un giocatore di classe mondiale. La mia storia, invece, non è ancora stata scritta. Mi sento bene e non mi manca la fiducia e giocare partite con la Polonia è sempre una bella esperienza. Mi preparo al meglio delle mie potenzialità e cerco di guadagnarmi il mio posto, poi l’allenatore deciderà cosa fare di me”. 

 

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