Hamsik rialza la cresta: ed un rigore doveva tirarlo lui…

Hamsik centrocampista Napoli
Hamsik ©Getty Images

Marek Hamsik era forse il giocatore del Napoli dal quale ci si attendeva di più oggi nella partita contro il Benevento. Il capitano azzurro era reduce da sei sostituzioni consecutive nelle quali era stato richiamato in panchina da Maurizio Sarri in altrettante partite ufficiali. Ed in queste circostanze non sono mancate critiche via via più dure nei suoi confronti atte a prenderne di mira in particolar modo uno stato di forma giudicato non sufficiente. quest’oggi però lo slovacco è rimasto in campo per tutti i 90′ di gioco, fornendo incoraggianti segnali di ripresa. Hamsik ha totalizzato ben 12 chilometri percorsi in varie zone del campo, risultando tra i calciatori partenopei ad essere più attivi.

E se è vero che di fronte c’era il Benevento al suo primo anno di Serie A e che di certo non si può annoverare tra le compagini più competitive della Serie A, è vero anche che i giallorossi avevano saputo mostrare una organizzazione di gioco tale da poter annullare gli elementi singoli più importanti tra le fila avversarie. Contro Sampdoria, Bologna e Torino i sanniti avrebbero meritato quantomeno di pareggiare in ogni occasione. Quest’oggi però c’è stato troppo Napoli per gli uomini di Baroni nel derby, e la prova di Hamsik è risultata molto positiva.

Napoli, un altro indizio che Hamsik è fondamentale per Sarri

A testimonianza di quanto Hamsik risulti praticamente indispensabile per Maurizio Sarri all’interno del suo scacchiere tattico per via di caratteristiche tecniche che soltanto lo slovacco possiede nell’ambito dei centrocampisti del Napoli a disposizione del tecnico azzurro, arrivano non solo i frequenti attestati di stima che lo stesso Sarri ha più volte manifestato nei confronti del suo capitano, ma anche il fatto che quest’oggi l’ultimo dei due rigori concessi al Napoli proprio allo scadere avrebbe dovuto tirarlo proprio Hamsik, su esplicita richiesta di Sarri, il quale si era sgolato dalla sua area tecnica in questo senso. Ma Mertens ha preso il pallone, incaricandosi della trasformazione dagli undici metri, e dicendo divertito ai giornalisti di “non aver sentito”.

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