#SPALNAPOLI 2-3 – Errori e sofferenza ma alla fine arriva Ghoulam: azzurri ancora in testa

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Riparte da Ferrara la corsa Scudetto del Napoli di Maurizio Sarri, che fa visita alla neopromossa Spal per il secondo anticipo del sabato della sesta giornata di Serie A. Percorso netto fin qui per la compagine partenopea, che è riuscita ad abbinare un gioco vivace e divertente alla concretezza tipica delle grandi squadre. Spal-Napoli termina con il punteggio di 2-3 in virtù delle reti di Insigne, Callejon e Ghoulam.

Spal-Napoli, azzurri ancora in testa

Semplici accoglie il Napoli con un 3-5-2 compatto, in grado di creare problemi al collaudato 4-3-3 di matrice sarriana. Il tecnico partenopeo lancia dal 1′ minuto Maksimovic oltre ai giovani Zielinski e Diawara, mentre in avanti si affida al tridente leggero. La prima occasione è però dei padroni di casa, con Ghoulam che sfiora un clamoroso autogoal. La risposta azzurra non si fa attendere: Hamsik penetra dalla sinistra, mette a sedere il diretto avversario e cerca il goal sul primo palo trovando però Gomis sulla sua strada. Il leitmotiv della prima frazione risulta fin troppo chiaro dopo appena 10 minuti: la Spal concede iniziativa al Napoli, ma il ritmo impresso dagli azzurri non è travolgente e i padroni di casa resistono senza troppi affanni senza disdegnare la ripartenza. Proprio su una situazione simile arriva il goal del vantaggio: Antenucci lotta con i centrali azzurri spalle alla porta e serve l’accorrente Schiattarella che di prima intenzione buca Reina sul palo lontano. Basta però meno di un minuto alla truppa di Sarri per trovare il pari. Il jolly lo pesca Insigne con un bel mancino dal limite su assist di Callejon. Rimessa ion carreggiata la sfida del Mazza i partenopei faticano ancora nella costruzione del gioco, riversando sul terreno di gioco un’insolita imprecisione al momento degli appoggi decisivi. Tanti errori di passaggio ed un possesso sterile alimentano le speranze della Spal che rimane in partita pungendo all’occorrenza in ripartenza. Nonostante tutto l’ultima occasione del primo tempo è ancora azzurra con Insigne che esalta i riflessi di Gomis sottomisura su cross di Ghoulam.

Lo spartito in avvio di ripresa sembra non cambiare per gli azzurri, che continuano a sbagliare molto faticando a trovare la linea avanzata. Al contrario è la Spal ad alzare leggermente il baricentro prima di un evidente calo fisico a cavallo dell’ora di gioco. Dal 69′ arriva la svolta di un match destinato su un binario morto: Sarri lancia Milik passando ad un più offensivo 4-2-3-1. I frutti si vedono immediatamente con Ghoulam che pennella per Callejon, il quale di testa incenerisce Gomis. Il pallino del gioco finisce quindi inevitabilmente tra i piedi degli azzurri che alzano i ritmi sfiorando il colpo del KO prima con Milik di testa e poi con Mertens sottomisura. In entrambi i casi è superlativo Gomis che tiene in piedi una Spal alle corde. A mischiare le carte ci pensa quindi Viviani al 77′: il centrocampista scuola Roma pennella dal limite dell’area beffando Reina sul proprio palo per il momentaneo pareggio. La sfida del Mazza ha ancora un paio di grosse emozioni in serbo per i tifosi azzurri: all’82’ arriva infatti il nuovo e definitivo vantaggio firmato da Ghoulam. L’algerino prende per mano i suoi e con un’azione travolgente pesca il jolly del 2-3. Nel finale c’è ancora spazio per l’ennesima parata di Gomis su Milik prima dell’infortunio del bomber polacco che lascia i suoi in dieci.

Spal-Napoli, il tabellino

Spal-Napoli 2-3

Marcatori: 13′ Schiattarella (S), 14′ Insigne (N), 70′ Callejon (N), 77′ Viviani (S), 82′ Ghoulam (N)

Spal (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari, Felipe (66′ Vaisanen); Lazzari, Schiattarella, Viviani, Mora (81′ Rizzo), Costa; Borriello (86′ Paloschi), Antenucci. Allenatore: Semplici.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Zielinski (69′ Milik), Diawara, Hamsik (60′ Allan); Insigne, Callejon, Mertens (75′ Rog). Allenatore Sarri

Ammoniti: Insigne (N), Salamon (S), Viviani (S), Schiattarella (S)

Espulsi: nessuno

Arbitro: Mariani

di Giuseppe Barone

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