QUI BENEVENTO – Lucioni: “Non ho responsabilità dirette. Mi auguro che tutto si risolva”

Lucioni
Lucioni © Getty Images

Quella che ha colpito il Benevento nella persone del capitano Lucioni è stata una vera sciagura. Il difensore è stato infatti sospeso due mesi per esser stato trovato positivo ai test antidoping dopo la gara casalinga per 0-1 contro il Torino. L’anabolizzante che avrebbe assunto Lucioni sarebbe il Clostebol. Il giocatore quest’oggi, come riporta ‘ANSA’, ha testimoniato presso gli uffici di Nado Italia per difendersi dall’accusa di doping. L’udienza è stata tenuta dal procuratore capo Alberto Cozzella. Il giocatore giallorosso rischia dagli 1 ai 4 anni di squalifica.

Benevento, parla capitan Lucioni

Il capitano del Benevento Lucioni ha ribadito di aver assunto la sostanza tramite spray cicatrizzante su indicazione del medico sociale. All’uscita dell’incontro durato circa mezz’ora ha dichiarato: “Sono tranquillo, confido nella giustizia anche perché responsabilità dirette non ne ho. Non mi sono inventato storie, ho spiegato come sono andati i fatti, mi sono attenuto a quello che è successo. Mi auguro tutto si risolva nel più breve tempo possibile perché non vedo l’ora di tornare in campo e dare una mano alla squadra. Colgo l’occasione per ringraziare la società che mi sta dando un grande supporto morale. Anche i miei compagni mi sono vicini. Da parte mia cerco di caricarli al meglio in vista dei vari impegni”. Ha poi parlato anche il legale di Lucioni, Saverio Sticchi Damiani: “Questa vicenda è davvero una beffa per il mio assistito perché lo spray è stato somministrato dal medico sociale. In virtù di ciò non ci sono neanche precedenti rilevanti, dato che in passato questa sostanza è stata assunta in totale autonomia. Siamo sereni e aspettiamo. Il calciatore sta già subendo un danno a causa della sospensione cautelare che durerà due mesi e speriamo che non si vada oltre perché c’è totale buonafede, come ampiamente dimostrato. Adesso la Procura dovrà solo decidere se archiviare o andare al processo”.

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