LE PAGELLE di Napoli-Milan: Jorginho “hombre vertical”, il ‘solito’ Insigne anti-Milan. Dries, ma che assist è?!

Lorenzo Insigne © Getty
Lorenzo Insigne © Getty

 

REINA 6 – Chiamato poco in causa, poche occasioni per farsi valere con le mani. Con i piedi invece riesce sempre a ricordarci perché Sarri punti deciso su di lui: un paio di sventagliate dalla propria porta a liberare gli attaccanti farebbero impallidire il miglior Xavi. Regista da effetti speciali ma poteva fare qualcosa in più sul goal di Romagnoli nonostante una visuale piuttosto coperta.

HYSAJ 6,5 – Se vi aspettate da lui la spinta costante e qualitativa di Ghoulam e – ma sì – di Mario Rui, forse avete sbagliato numero. Ma in copertura dà una solidità bestiale, là dove Bonaventura aveva anche deciso di fare le veci dell’acciaccato Suso, se non avesse trovato davanti il soldato albanese. Efficace anche sull’out mancino.

ALBIOL 6,5 – Kalinic chi? Il Milan sembra ispirato, sembra poter far male a Reina se non fosse per l’applicazione maniacale del valenciano, che gli ruba anche l’ossigeno e non gli fa vedere una palla che sia una. con Koulibaly una cerniera sempre più ermetica.

KOULIBALY 7 – Impeccabile in chiusura, straordinaria una palla respinta con la punta del piede su un cross in area molto teso, che poteva fare molto male al Napoli. Quando parte palla al piede e si invola verso l’area avversaria, poi, è uno spettacolo. E i tifosi sembrano gradire parecchio, come quando recupera e fa ripartire di prima la squadra. Un valore aggiunto alle spalle del regista.

MARIO RUI 6,5 – Coraggioso nella spinta, costante nell’appoggio alla manovra offensiva, preciso nei cross, pur non frequentissimi, che scodella al centro. Insomma, non è Ghoulam ma si sta attrezzando. Potete stare sereni. Dal 20′ st MAGGIO 6 – Applicazione e abnegazione da leader, una mezz’oretta in controllo, pur senza strafare.

ALLAN 7 – Percuote come fosse un martello, straccia palloni dal piede dell’avversario di turno con una fame che sembra insaziabile, arriva spesso al limite dell’area con degli inserimenti ottimi per scelta di tempo e posizionamento, meno per la conclusione. Ma di certo non si può avere tutto dalla vita. Monumentale.

JORGINHO 7 – Regia sapiente e mai fuori posto, con accelerazioni brucianti che cambiano volto alla partita: la verticalizzazione per il gol vantaggio di Insigne è una perla, un fendente che taglia a metà la difesa. Il secondo, ad inizio ripresa, non vale il 2-0 solo perché Mertens spreca malamente. E meno male che passava il pallone solo in orizzontale.

HAMSIK 6,5 – Vuole tornare se stesso, e si vede. Per l’impegno che mette in campo, per la presenza puntuale a ridosso delle punte  pur senza dimenticare il grande lavoro oscuro a ricamare davanti alla difesa. Sono le conclusioni che non sono ancora all’altezza del vero Marek: in almeno un paio di situazioni dal limite dal suo piede sarebbero partiti dei missili da buttar giù la porta. Calma e gesso, il gol arriverà. Dal 24′ st ZIELINSKI 7 – Ci voleva un gol per restituire fiducia ad un ragazzo che da un po’ di tempo attraversava una fase di crescita decisamente complessa. Piotr sceglie un modo tutt’altro che banale per sbloccarsi: scatto sul filo del fuorigioco e tunnel ad un certo Donnarumma, con una freddezza da uomo di ghiaccio. Bentornato!

CALLEJON 5,5 – Nel primo tempo Insigne gli dà una delle “solite” palle sul secondo palo, lui arriva e di testa trova un Donnarumma concentratissimo. Ma a parte quell’episodio sembra sempre un po’ spaesato, sempre un pizzico in ritardo all’appuntamento con le idee dei compagni. Dà l’impressione di star tirando un po’ il fiato: sfidiamo qualcuno a dargli torto. Dal 33′ st ROG sv

MERTENS 7 – Straordinario nella costruzione dell’azione, nel giocare di sponda e nell’aprire spazi ad Insigne, con cui spesso si scambia le incombenze. Ma ad inizio secondo tempo ha sul piede la palla per chiudere il match e la tira praticamente in faccia a Donnarumma. Diciamo che possiamo perdonarlo, vista la palla fantascientifica che regala a Zielinski per il raddoppio. Da guardare e riguardare. Poetico.

INSIGNE 7 – E vabbè, l’ennesimo gol al Milan di Insigne – che con i rossoneri ha un conto aperto – non era neppure quotato. Ma che brivido quell’esultanza posticipata dal VAR: merito dello scatto sulla linea di Romagnoli, da punta scaltra e consumata. Un gol bello, di quelli che ha imparato a fare con la maturità, perché prima non sempre gli riuscivano. Invece adesso non sbaglia più. Decisivo.

ALL. SARRI 7 – C’era l’incognita del ritorno in campo dopo la sosta, l’incognita del post-Chievo. Tutti dubbi fugati in un attimo, appena visto in campo il Napoli concreto e bello del primo tempo. Mancava solo il gol, poi ci pensano Insigne e il VAR. Soprattutto piace questo Napoli, in controllo assoluto su un Milan tutt’altro che brutto, che viene a giocarsela con gran personalità. Non basta, contro questo gruppo straordinario.

 

a cura di Antonio Papa (Facebook @ntoniopa)

 

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