Astori-Napoli, quando il difensore fu ad un passo dalla firma in azzurro

 

Estate del 2015. A Dimaro, nel primo ritiro della sua nuova vita azzurra, Maurizio Sarri conosce la sua nuova squadra. Il Napoli è giù di morale, ha appena salutato Rafa Benitez con difficoltà e non ha la Champions League nel suo futuro. L’ultimo campionato è finito al quinto posto, con oltre 20 punti di ritardo dalla Juventus capolista. In ritiro il nuovo allenatore toscano aspetta i nuovi innesti, uno di quelli potrebbe essere Davide Astori. Dopo l’avventura a Cagliari, infatti, la vita a Roma di Astori non aveva entusiasmato, il centrale cercava una nuova opportunità e quella del Napoli poteva essere la strada giusta. Una trattativa serrata per diverse settimane, con il club azzurro che ha cambiato anche direttore sportivo e punta forte sul centrale italiano, primo possibile tassello del nuovo ciclo napoletano.

Astori ad un passo dal Napoli: quando il centrale sfiorò l’azzurro

Poi, però, il solito nodo, quello dei diritti d’immagine: il difensore aveva un contratto in essere con la Puma, il Napoli cercò di superarlo, poi propose una soluzione alla ‘Gabbiadini’, indossare esclusivamente le proprie scarpe fino alla scadenza del contratto stesso. Astori attende una decina di giorni, ma alla fine riesce a trovare l’accordo e lo comunica al club azzurro. Il colpo di scena alla riunione conclusiva quando le firme non arrivano. Il nervosismo prende il sopravvento, la Fiorentina s’inserisce e soffia il calciatore al Napoli. Oggi la tristissima notizia della sua scomparsa: il calcio italiano, che l’aveva ritrovato a grandi livelli nelle ultime stagioni, lo piange e lo ricorda. Fiorentina e Cagliari lo ricorderanno come un simbolo degli ultimi anni, ma ci sarà tempo per le celebrazioni. Il calcio italiano, da oggi, è più povero.

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