@NCLIVE – Irma Testa, la ‘farfalla’ del ring al cinema: “Vi racconto il mio film”

Napolicalciolive.com intervista Irma Testa, boxeur napoletana che ha sfiorato la medaglia alle Olimpiadi 2016: ora si è data al cinema!

Rio De Janeiro, Olimpiadi 2016. Irma Testa viene sconfitta ai quarti di finale dalla stessa pugile che da lì a poco sarebbe salita sul tetto del Mondo.

E se invece quel suo gancio destro fosse andato a segno?

Dovremmo parlare del Butterfly Effect, di come cioè delle piccole variazioni nelle condizioni iniziali possano produrre grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema, in questo caso di un incontro sul ring, anzi dell’incontro. Quell’incontro che ha segnato la sua vita. Quella sconfitta che brucia ancora, ma che le ha insegnato tanto. Quel ring che rappresentava tutto e da cui è scesa in lacrime.

Le lacrime di una ragazzina di 18 anni che ha visto finire il proprio sogno. Le lacrime di una donna di 18 anni che ha capito che aveva sbagliato qualcosa ma che al tempo stesso sapeva da dove dover ricominciare. Ricominciare da Butterfly. Da quella scugnizza di Napoli, precisamente di Torre Annunziata, che ha incantato il mondo pugilistico danzando come una farfalla sul ring e conquistando la prima qualificazione a un Olimpiade per una pugile italiana.

“La differenza tra Irma di Rio e Irma in preparazione per Tokio 2020 – racconta a Napolicalciolive.com Irma Testa – è la mia maturità d’atleta. Sembra un gioco di parole ma è proprio la “testa” ad essere cambiata. Alla mia tecnica, che non è mai stata messa in discussione nemmeno a Rio, ho associato una preparazione atletica e mentale di alto livello. Quando oggi mi alleno e sento che sto dando il massimo, so che posso spingere ancora oltre per superare i miei limiti!”

Irma Testa, boxeur al cinema. La sua vita in un film: “Un’esperienza meravigliosa”

La vita di Irma Testa è diventata un film, Butterfly appunto, presentato alla Festa Del Cinema di Roma. Il film, diretto da Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman, racconta di Irma a 360 gradi. Dei sacrifici, delle vittorie, delle sconfitte. Dei dolori e dei sorrisi. Della sua famiglia, del suo quartiere.

“Il film – racconta Irma a Napolicalciolive – è stata un’esperienza meravigliosa. Ha dato voce ai miei pensieri, mi ha dato la forza di instaurare un rapporto con la mia famiglia molto più forte di prima. Inoltre ha dato luce al mio quartiere, che troppo spesso è in prima pagina solo per la cronaca nera. Il luogo comune delle persone è che Torre Annunziata sia abbracciata completamente dai tentacoli della camorra. Non è così. La mia palestra ne è l’esempio, il mio maestro Lucio Zurlo è l’esempio. Lui è il punto di riferimento di tutti quei ragazzi che, come me, hanno cercato e cercano una vita migliore. Lo sport è il veicolo perfetto per una rivincita sociale”. 

A meno di un mese dai prossimi Mondiali di Boxe a Nuova Delhi, Irma Testa continua la sua preparazione in ritiro con la Nazionale ad Assisi.

E’ una grande occasione per me – dichiara l’atleta delle Fiamme Oro – perché ho bisogno di testare bene la mia condizione fisica e mentale ma anche e soprattutto perché devo far sentire al resto del Mondo che ci sono anch’io e che non sono più la ragazzina che piangeva dopo la sconfitta di Rio De Janeiro. Mi sento bene fisicamente e mentalmente e non vedo l’ora di combattere indossando i colori della mia Nazionale.”

Femminilità e aggressività. Sensualità e forza. Sconfitte e riscatti. Determinazione e umiltà. Irma è l’emblema di come lo sport possa dare la possibilità di cambiare vita grazie al suo valore etico e morale, ma senza dimenticare mai le proprie origini. Irma Testa è una vincente, fuori e dentro il ring. Ora non ci resta che aspettare la primavera per vedere se ha lo stesso talento anche sul set cinematografico!

a cura di Eliana Acampora

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