Napoli, Koulibaly: “Difficile spiegare a un bimbo cos’è il razzismo” – VIDEO

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Kalidou Koulibaly ©Getty Images

Kalidou Koulibaly, difensore del Napoli, tornerà in campo dal primo minuto contro il Milan a San Siro dopo i due turni di squalifica. Ecco le sue dichiarazioni. 

Kalidou Koulibaly di nuovo in campo. Il centrale del Napoli scenderà al fianco di Albiol dopo i due turni di squalifica a causa dell’espulsione ricevuta proprio a San Siro contro l’Inter. Il difensore azzurro ha rilasciato alcune dichiarazioni ai canali ufficiali del club partenopea: “Dopo quel brutto episodio ci sono state tante cose positive. La mia famiglia mi è stata molto vicina, è una cosa molto importante per me anche se sembra normale: è la cosa più importante del mondo per me. Mi hanno scritto in tanti, anche persone che non conoscevo. Sono passati venti giorni di sostegno, questa è una cosa molto positiva. Ho avuto un grande sostegno che non dimenticherò mai”. Poi il senegalese ha aggiunto: “Non mi piace essere un simbolo per questa lotta perché oggi dovremmo essere tutti uguali. Ho avuto questi valori e li trasmetto alla mia famiglia. Ma da una parte è una bella cosa perché ho tanti valori da poter trasmettere agli altri. E’ difficile spiegare ad un bambino cos’è il razzismo…meno male che mio figlio è ancora piccolo per capire”.

Koulibaly svela la differenza tra Francia e Italia

Il difensore del Napoli, Kalidou Koulibaly, infine, ha spiegato anche le differenti inerenti al razzismo tra la Francia e l’Italia: “Non ho mai avuto problemi. Quando sono cresciuto in Francia parlavo con tutti, arabi, turchi, anche quando giocavo non ho mai avuto differenze…Anche nella Nazionale francese ci sono tanti giocatori di colore, è un Paese già più aperto. Quando sono arrivato in Italia ero concentrato sul calcio, poi dopo iniziavo a capire di più…La prima volta iniziai ad ascoltare i cori contro Napoli. All’inizio non capivo il motivo perché è una bellissima città”.

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