De Sanctis: “Ci stiamo rilanciando, ma a Roma sarà dura. E’ tutto ancora aperto”

 

Simbolo di un Napoli che non molla, Morgan De Sanctis, ospite del salottino sportivo di ‘Radio Marte’, ha parlato del momento degli azzurri: “Le due vittorie degli ultimi giorni ci hanno ridato morale e convinzione, e non erano affatto gare semplici come si può pensare, specialmente il Lecce era avversario tostissimo. Abbiamo dato l’ennesima risposta sul campo, siamo un gruppo che non si arrende mai“.

TUTTO E’ POSSIBILE – Gli azzurri sono dunque tornati a pieno titolo in corsa per la Champions, merito anche di qualche combinazione di risultati favorevole: “Eravamo rimasti parecchio indietro dopo le sconfitte con Lazio e Atalanta, per fortuna Mascara ieri ha pensato bene di ripagare il nostro affetto fermando i biancocelesti con quella sua splendida punizione. Tutt’ora non siamo padroni del nostro destino, per raggiungere il terzo posto dobbiamo ancora sperare in qualche passo falso di chi ci è davanti, e teniamo presente che è tornata in corsa anche l’Inter.

OLIMPICO CROCEVIA – Sabato contro la Roma sarà un match determinante per le ambizioni del Napoli: “Dovremo stare molto attenti, la Roma sarà arrabbiata e vogliosa di riscatto. Il loro ko di ieri non ci favorirà, anzi le dichiarazioni di Luis Enrique ci hanno messo in guardia, troveremo un avversario disposto a tutto.  Ma con un risultato positivo potremmo estrometterli definitivamente dalla lotta per il terzo posto“.

RITORNO IN EUROPA – Parlando delle prospettive europee per la prossima stagione, secondo il portiere abruzzese, tornare in Champions sarebbe bellissimo ma non assolutamente fondamentale: “Il fatto che in finale siano andate Bayern e Chelsea, che pure contro di noi hanno sofferto, deve renderci orgogliosi di quanto fatto nella massima competizione europea, per cui abbiamo tutta l’intenzione di tornarci e di confermarci a grandi livelli. Oltretutto pur dovendo affrontare i preliminari, avendo acquisito molti punti di ranking quest’anno si potrebbe anche trovare qualche avversario non impossibile. Ma ciò che è importante capire è che, se pure non dovesse andare come vogliamo, l’Europa League non dovrebbe essere vissuta come un ripiego o un fattore penalizzante. E non sto mettendo le mani avanti, lo penso davvero“.

SIPARIETTO – Sull’episodio che lo ha visto protagonista ieri pomeriggio a Lecce, De Sanctis spiega: “Volevo accelerare una rimessa dal fondo, ma si è perso un po’ di tempo, non mi arrivava il pallone. Così mi è scappata una parolina non troppo educata verso questo raccattapalle che avrà avuto undici o dodici anni; alla fine del primo tempo gli ho dato la mia maglia per farmi perdonare e per non farlo restare troppo scioccato“.

 

NLC

 

 

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