Bigon: “Mercato sì, ma senza fretta. Cavani e Gargano restano, di Lavezzi parlerò a tempo debito”

 

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L’uomo con la valigia è in viaggio: “Come sempre, sono uno da marciapiede”. Riccardo Bigon ha appena concluso un incontro andato in scena negli uffici romani della Filmauro con il presidente, Aurelio De Laurentiis, ed è pronto a prendere l’ennesimo aereo. Destinazione? Milano, la capitale italiana del mercato. Mentre Napoli è la capitale del suo mondo: “Lavoriamo per consolidare un gruppo reduce da una stagione vincente”.

 

Il direttore sportivo azzurro comincia così la sua corsa contro il tempo…

“Solo per l’imbarco. Per il resto, non abbiamo fretta: la nostra rosa non ha buchi”.

 

Dunque, mercato di attesa?

“L’obiettivo è semplice: portare avanti i principi che in tre anni hanno consolidato la squadra, dando continuità e forza a un progetto dimostratosi solido nei fatti”.

 

E’ il risultato del vertice di mercato con De Laurentiis?

“Vertice di mercato va di moda, ma è stato soltanto uno degli incontri di lavoro che abbiamo di continuo”.

 

Siete pronti a definire un acquisto nei prossimi giorni?

“Non bisogna comprare così, tanto per farlo: il Napoli ha quasi eliminato i futuri campioni d’Europa in Champions, conquistato la Coppa Italia e lottato fino all’ultima giornata per il terzo posto. E’ una squadra in grande crescita, non esiste l’impellenza di comprare. Non c’è pressione, nè fretta o bisogno: i nuovi acquisti devono migliorare sul serio, non fare numero e magari togliere altro spazio a quei giovani, come Fernandez, che hanno già dimostrato affidabilità. Calma e sangue freddo”.

 

E’ giusto dire che il Napoli cerca un corazziere di difesa e uno di centrocampo, un mancino di fascia e un attaccante?

“No, perchè non abbiamo buchi: stiamo sondando con pazienza, per poi colpire al momento giusto con intelligenza. Partiamo, tra l’altro, dalla base solida della continuità tecnica e anche tattica. Per il quarto anno”.

 

Piacciono Balzaretti, Jovetic, Medel, Miranda, Godin, Meireles, Cissokho, Armero, Benatia, Destro?

“Non commento i nomi. Dico solo che per chiudere un affare servono l’incontro di tre volontà”.

 

Conferma l’incedibilità di Cavani? Le volontà sono due?

“Sì, come altre volte. Il presidente ha fatto capire chiaramente a tutti cosa pensa di Edi e il ragazzo stesso ha ribadito quel che pensa del Napoli”.

 

Vi vedrete per parlare del suo contratto e del suo ingaggio?

“Non abbiamo appuntamenti futuri. Non c’è bisogno di prenderli: tra noi c’è un rapporto solido”.

 

Lavezzi è del Psg: quanto perderà il Napoli?

“Di lui parlerò a tempo debito. Per l’importanza della questione, lo farò solo dopo l’ufficialità”.

 

Insigne è tornato a casa: c’è molta curiosità intorno a lui.

“Lasciatelo stare. Con tre punti esclamativi. Lasciate stare Lorenzo!!! Ha vent’anni e solo bisogno di serenità”.

 

Cosa si aspetta dal Vargas parte seconda?

“Ciò che è naturale aspettarsi: un passo in avanti dopo sei mesi di ambientamento. Sta facendo il suo percorso: serve pazienza, altrimenti rovineremo anche questo talento. Bisogna difendere i nostri gioielli, e lo stesso discorso vale per Insigne”.

 

Non soffrirà la pressione, invece, quel fior di giocatore di Pandev: un nuovo leader dopo l’addio di Lavezzi.

“Al di là del suo potenziale tecnico, da Goran mi aspetto tantissimo entusiasmo. Lo stesso che ha dimostrato sposando il progetto del Napoli”.

 

Si parla molto della possibilità di cedere Gargano.

“Walter è un calciatore molto importante che, in questo momento, è senza ombra di dubbio parte integrante del Napoli. Stesso discorso vale per Dossena”.

 

Capitolo rinnovi: si possono considerare definite le situazioni De Sanctis e Campagnaro?

“Saranno affrontate a tempo debito, senza fretta. Siamo in piena sintonia, non c’è alcun problema”.

 

L’11 agosto c’è la Supercoppa: primo obiettivo stagionale?

“Puntiamo a competere con lo spirito giusto e a dare il massimo. Provando sempre a vincere”.

 

Tornare in Champions è la priorità della prossima stagione?

“Noi vogliamo essere competitivi e arrivare più in alto possibile. Crescendo e migliorando”.

 

Fonte: Corriere dello Sport

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