Cannavaro in Procura: “Mi chiedo perché Gianello mi abbia tirato in ballo”

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Anche capitan Cannavaro e Gianluca Grava, entrambi tirati in ballo nel polverone calcio scommesse da Gianello, sono tranquilli. Novanta minuti di audizione negli uffici di Via Pò in cui i difensori azzurri hanno respinto ogni accusa, o meglio, non hanno respinto nulla, visto che nulla c’era da respingere. Arrivano sereni davanti la folla di giornalisti assiepata davanti la Procura, il capitano scherza con una guardia giurata tifosa del Napoli ed esce altrettanto sereno: ““È vero, si è svolto tutto nella massima serenità. Come era giusto che fosse: Cannavaro ha risposto a ogni domanda. E sapete cosa ha detto agli inquirenti? Se Gianello o chiunque altro si fossero avvicinati a me per propormi una sconfitta del Napoli non l’avrei solo denunciato… Perchè sono il capitano di questa squadra e tifo per gli azzurri da quando avevo due anni” ha raccontato il suo avvocato Luciano Ruggiero Malagnini svelando alcuni particolari del faccia a faccia. Che si è incentrato solo su Samp-Napoli. Nessuna domanda circa altre presunte gare truccate contro Parma (10 aprile 2010), Lecce (8 maggio 2011) e Inter (15 maggio 2011).

Cannavaro ha spiegato che “Matteo (Gianello) è un giocherellone, uno che ama scherzare tantissimo e che strappava sorrisi a tutti negli spogliatoi ma che non frequentava al di fuori degli allenamenti”. Ovvio che nè lui nè Grava si spiegano perchè l’ex terzo portiere li abbia coinvolti in questa faccenda. “Paolo non ha negato nessuna accusa, perchè non era accusato di niente. Lui ha raccontato la verità, dichiarandosi assolutamente estraneo alla vicenda”, conclude. Nessuna contestazione e la rassicurazione che non che non ci fu alcuna combine. Nè quel giorno nè mai in una gara del Napoli. Anche l’interrogatorio di Grava è durato un’ora e mezza circa e il giocatore casertano – che è giunto negli uffici federali verso le 14,20 – ha più volte ha ribadito la stessa tesi: “Non ci sono dubbi sulla regolarità della partita con la Sampdoria e del suo risultato finale, io e i miei compagni abbiamo giocato nel modo più vero possibile. E Gianello non ci disse mai nulla”. La Sampdoria, come è noto, vinse uno a zero con gol di Pazzini. Il suo legale Luisa Delle Donne spiega ancora che “Grava ha negato che ci sia stato un tentativo di truccare la gara. Cosa ci aspettiamo? La cosa più ovvia: che non scatti il deferimento”. Mascara detto “dentino” come si legge spesso nei verbali è arrivato quasi a fine giornata. Ora gioca negli Emirati Arabi. Ha confermato di non aver nulla a che vedere con le storie della gare taroccate.

Fonte: Il Mattino

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