Un Cavani arrabbiato per domare la Juve

 

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Occhi di brace, voglia di vincere. Bentornato Edinson. Bentornato Cavani, dalla porta principale: in campo, già in campo ieri, con la voglia matta di cancellare la delusione olimpica di colore Celeste e tingerla d’azzurro, con i colori della vittoria. Bienvenido, Matador. Felici, tutti felici di vederlo e di averlo pronto e arrabbiato, come solo lui può, a Pechino. Ennesimo viaggio in poco più d’un mese. E di viaggi è giusto parlare anche per svelare un retroscena accaduto pochi giorni fa. Alla vigilia della sua ultima partita ai Giochi: a Londra, infatti, lo ha raggiunto il ds Bigon. Un blitz rapido per stargli accanto e parlare con lui. Per confrontarsi un po’ e anche per dimostrare la vicinanza dello staff tecnico dopo il recente scippo subito dalla sua signora, Maria Soledad. Già, Londra: acqua passata, sebbene amara. Una tristezza che Napoli dovrà aiutare a cancellare.

 

GIRO DEL MONDO – E allora, sotto con gli allenamenti e con il lavoro. Il prosieguo di un lavoro cominciato subito dopo il campionato, con la Nazionale, per le qualificazioni al Mondiale brasiliano del 2014, e poi proseguito nei ritiri dell’olimpica. Prima in Uruguay e poi a Londra. Ha viaggiato come mai, Edinson: Napoli e Montevideo, poi una settimana di relax in Messico e via a Miami, per il Messi&friends benefico insieme con Hamsik, Gargano e Lavezzi; poi, un paio di giorni in Florida e via a preparare i Giochi, prima in patria e poi in Inghilterra. Tre partite ancora, la tensione e lo stress e le lacrime. Per l’eliminazione. Un turbine pazzesco. Che ora proseguirà tra Napoli e Pechino.

 

JUVE DA MATARE – Che Cavani sia una macchina perfetta, una sorta di uomo bionico, a questo punto è assodato: è in forma, è allenato e come sempre bene, e dunque è logico, chiaro e lampante come il sole che l’11 agosto toccherà a lui prendere gli azzurri per mano insieme con Pandev e lanciare il nuovo assalto alla Juve. Già battuta e anche infilata più volte, con la maglia del Napoli: tripletta d’autore nel suo primo campionato al San Paolo; gol su rigore (dell’1-0) nella finale di Coppa Italia di Roma, con tanto di festa per il trofeo. Una Juve che sembra un toro per la spada del Matador.

 

IN FORMAMazzarri, che dopo la partita con il Bordeaux, coincisa con l’eliminazione dell’Uruguay a Cardiff contro i padroni di casa della Gran Bretagna, ha espresso solidarietà per l’uomo ma anche gioia per l’attaccante ritrovato, non ha dubbi: giocherà Cavani, ovviamente. A Pechino è certo, certissimo, mentre domani, con lo Sporting Braga, si vedrà: “Parlerò con lui e poi decideremo insieme. Ma s’è allenato bene ed è reduce da partite importanti“. Insomma, Edi è in forma. E ha già cominciato ieri a farsi bello, a pettinare capelli e muscoli, e a rimestare in corpo la rabbia in vista della finale cinese.

 

Fonte: Corriere dello Sport

 

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