Ora Mazzarri può sognare: “Dopo tre anni di crescita voglio vincere qualcosa”

 

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Si parla di scudetto. Si potrebbe obiettare che s’è giocato soltanto la prima giornata. Sarà anche troppo presto per fare previsioni, ma il risultato e la prestazione del Napoli impongono di guardare ben oltre l’esordio in campionato, perché la notte di Palermo ha evidenziato la vera forza del collettivo di Mazzarri, che sa tanto di avvertimento a tutte le altre antagoniste per l’alta classifica. E’ stato un bel vedere allo stadio palermitano, s’è potuto ammirare una squadra armoniosa, quasi impeccabile sul piano tattico e decisamente cinica nello stritolare l’avversario in una morsa che avrebbe liberato, poi, la forza e la qualità dei vari HamsikMaggio,CavaniCannavaro. La continuità tecnica rappresenta il punto forte del progetto napoletano. De Laurentiis ha respinto tutte le offerte per i suoi gioielli, mentre Mazzarri proseguirà nella valorizzazione dei talenti di cui dispone. L’allenatore s’è pronunciato per l’incedibilità di buona parte dei suoi giocatori, lasciando andare via chi non ha più creduto nel suo progetto. Infatti, ha fatto poco o nulla per provare a convincere Lavezzi e Gargano a restare: dopo il primo rifiuto, ha respinto tutti i tentativi di mediazione. Mazzarri sta lavorando al suo progetto che ha nel modulo tattico e nell’ottimizzare al massimo le qualità dei singoli, il vero credo, al di là dei numeri che lo rappresentano. La sua è una scommessa, la convinzione di poter arrivare per primo alla meta, quest’anno. “Io voglio vincere e dopo tre anni di crescita non possiamo nasconderci”, ha spiegato il tecnico napoletano. Ora si predicherà umiltà, si chiederà ai tifosi di non pressare, di lasciare serena la squadra per evitare che le tensioni divorino l’ambiente. L’occasione è ghiotta. E Mazzarri non intende fallirla.

 

fonte: La Gazzetta dello Sport

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