Il Napoli si prepara alla battaglia giuridica contro l’Uefa, ecco il motivo

 

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Secondo quanto riferisce ‘Il Mattino’, giovedì in concomitanza con la partita di Europa League contro l’Aik Solna, è atteso anche il provvedimento della Commissione disciplinare di controllo dell’Uefa in merito al procedimento avviato nei confronti della società azzurra dopo la partita con il Dnipro dell’8 novembre. In quell’occasione i delegati Uefa evidenziarono nei loro referti la reiterata introduzione e accensione di fumogeni all’interno dello stadio, l’occupazione indebita delle scale di fuga da parte dei tifosi e l’esistenza di altri intonaci pericolanti in alcuni settori del San Paolo. Nel precedente provvedimento, l’Uefa oltre ad una multa di 150mila euro, aveva imposto al Napoli anche di giocare una gara a porte chiuse. Questo provvedimento è stato però impugnato dall’avvocato Mattia Grassani e sarà discusso dalla Commissione d’appello nella prossima settimana. Qualora la Uefa dovesse condannare il Napoli a giocare a porte chiuse la decisiva sfida contro il PSV Eindhoven il prossimo 6 dicembre, entro tre giorni il legale di fiducia della società azzurra potrà proporre all’Uefa un ulteriore appello, con la richiesta di conoscere e attendere prima l’esito del ricorso presentato per la squalifica di una gara a porte chiuse in relazione alla partita disputata al San Paolo con l’Aik Solna il 20 settembre. Nel caso in cui la richiesta dovesse essere rigettata, il Napoli dovrebbe necessariamente giocare a porte chiuse la gara contro gli olandesi.

VM

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