Mazzarri: “Arrabbiato per i cali di tensione. Pubblico eccezionale, vi spiego la mutazione di Inler”

 

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Le parole di Mazzarri a fine gara: “Siamo partiti bene fino al 2-0, poi i ragazzi si sono rilassati e mi sono arrabbiato: la stessa cosa capitava spesso l’anno scorso; nel calcio italiano ci sono squadre motivate, abbiamo rischiato nuovamente di pareggiare nel primo tempo. Non si può avere questi cali di tensione. L’esperienza servirà per migliorare di volta in volta. Poi nella ripresa per fortuna l’abbiamo ripresa in mano e l’abbiamo chiusa; la partita è stata molto più difficile di quanto qualcuno potesse ipotizzare. Il pubblico? Ha applaudito i cambi e questo connubio è un’ottima cosa e spero continui a lungo” A chi gli fa notare che rispetto all’anno scorso sono 12 i punti in più in classifica, 5 i gol fatti in più, 5 in meno quelli subiti, risponde: “Io lo so, sperano che lo capiscano tutti“.

Inler? E’ un valore aggiunto: negli anni passati si sono fatti pochi goal da centrocampo, quest’anno con Gokhan e Dzemaili è un’alternativa da proporre quando le squadre si chiudono. Gokhan ha bisogno di avere molto la palla tra i piedi, ma il suo miglioramento è nato dal fatto che l’atleta stesso ha capito noi precisamente cosa volevamo. Nell’Udinese svolgeva compiti differenti da quelli attuali. L’inferiorità numerica? Ho raccomandato ai miei giocatori di non fare mai falli stupidi. Col calcio moderno è difficile, quando c’è un uomo in meno balli. Questo è un calcio molto fisico, atletico. Un tempo si poteva sopperire, oggi non è più così. Differenze tra noi e l’Inter? Come valori assoluti non c’è niente di più, l’Inter è una grande squadra. Noi probabilmente abbiamo meccanismi collaudati e siamo un po’ cresciuti dal punto di vista dell’autostima. Sul piano dell’esperienza loro sono avanti, gente come Milito e Stankovic hanno vinto tutto”. Campagnaro?ha avuto dei problemini. Poi abbiamo recuperato Britos che ha fatto bene a Cagliari e c’era Gamberini che è la rivelazione di quest’anno. Mi sembrava giusto confermare i tre che hanno fatto bene a Cagliari”. 

 

A.I.

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