Cavani: “Devo essere grato ai tifosi napoletani. Non vedo l’ora di giocare ancora per il Napoli”

 

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Ancora il Matador. Anche oggi ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale uruguayano Diario Digital di Salto, città in cui è nato e cresciuto. E’ tornato lì per disputare una partita di beneficenza e ritirare un premio. Ecco le sue parole in merito a questo match a cui ha partecipato: “E’ sempre bello tornare a Salto per giocare questo tipo di partite, piace a tanta gente e anche a noi. Non posso mai dimenticare Salto, è la città in cui sono cresciuto. La gente mi è sempre stata accanto, anche nei momenti difficili. Questo incontro con la mia gente non lo dimenticherò mai”.

 

NAPOLI –  Non può mancare poi l’argomento più importante, il Napoli: “Penso che siamo una squadra che deve ancora maturare un po ‘, anche se ci troviamo sempre tra le prime. E’ una squadra che non si arrende mai e cerca di dare il meglio in ogni partita. Inoltre non è facile rimanere in alto in delle competizioni cosi importanti in Italia e in Europa. Bisogna essere sempre concentrati e avere la saggezza di chiudere una partita”.

 

IL RAPPORTO CON I TIFOSI – Gli viene poi fatta una domanda su come vive il rapporto con i suoi tifosi: “E’ bellissimo l’affetto dei tifosi che capiscono che tu hai dato tutto sul campo, lavorando per la squadra. Devo essere solo grato al popolo napoletano. E’ per questo che ogni giorno cerco di dare il massimo. Non vedo l’ora di giocare un’altra stagione con il Napoli. Anche le telefonate del presidente che parla sempre bene di me mi fanno stare tranquillo. Quindi continuo a giocare per il Napoli”.

 

LA CRESCITA DELL’URUGUAY – Ammette poi una crescita esponenziale del calcio uruguayano e della nazionale che è ormai diventata una delle migliori al mondo: “Non c’è dubbio della crescita che ha avuto il calcio uruguayano in questi ultimi anni. Ne è la prova il mondiale in Sud Africa del 2010 e la vittoria nella Coppa America nel 2011. Un successo importante per tutti noi che guardiamo in modo diverso il mondo. Qui sono nati tanti grandi calciatori e sono sicuro che ce ne saranno ancora tanti altri”.

 

NAZIONALE – Parla poi del rapporto con Suarez, campione del Liverpool, e del lavoro svolto con la nazionale negli ultimi anni: “E’ stata una grande esperienza giocare con un altro campione come Luis Suarez, abbiamo vissuto tanto tempo insieme nella nazionale, ci siamo capiti subito molto bene, è un fenomeno. Per quanto riguarda la nazionale, dobbiamo lavorare duro e fare le cose per bene, come abbiamo fatto nel mondiale del 2010 e nella Coppa America. Così saremo sicuramente anche al prossimo mondiale del 2014″.

 

PLR

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