De Laurentiis in tribunale: “Non ci sono vie di mezzo, siamo estranei a tutto. Non vogliamo asterischi in classifica”

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Aurelio De Laurentiis ha preso la parola nell’udienza presso la Corte di Giustizia Federale. Ecco quanto riportato dal ‘Mattino: “Sono qui personalmente a rappresentare il Napoli perché credo nella giustizia anche se la fiducia è stata messa a dura prova dopo il primo grado. Comprenderete che chi ritiene di essere innocente non è facile sentirsi chiedere un punto di penalizzazione da 1 punto dal procuratore federale in primo grado e poi vedersi penalizzati di due punti da una sentenza azzeccata in ogni parte e anticipata da giornali. Ci siamo ritrovati da innocente e colpevole condannato. Due punti da scontare in questo campionato e due giocatori fondamentali fuori gioco. Non è accettabile, non è plausibile. I miei giocatori mi hanno assicurato che nulla è stato posto essere da un soggetto a fine contratto, ormai estraeno alla squadra. Mister Mazzarri in testa e tutta la squadra hanno già subito un grave danno per una condanna già esecutiva: ci hanno tolto due giocatori fondamenti come Cannavaro e Grava. Abbiamo accettato la sentenza di primo grado perché diversamente non si poteva fare, ma è ingiusta e offensiva. Percorreremo ogni strada per riavere ciò che ci è stato tolto. L’accusa è infamante, la nostra è sempre stata una condotta specchiata, in 8 anni e 4 mesi di mia presidenza. Siamo lontano anni luci da logiche di accordi sotto banco, non fanno parte del nostro dna, sono distanti anni luce dal nostro modo di fare sport. Questa è la storia del calcio Napoli, di cui vanno orgogliosi milioni di napoletani e non napoletani. Sono fantasiose contradditorie, ricostruzioni di un corpo estreneo allo spogliatoio. Una sentenza per una partita giocata quattro stagioni or sono. Tutto questo è ridicolo. Mi appello alla certezza del diritto, alla regolarità del campionato che sono principi ineludibili da riconoscere al Napoli e a tutti i soggetti. La responsabilità oggettiva va mantenuta, ma non nei termini di appiattimento dimostrata fino ad adesso con il Napoli. Non vogliamo riformarla ora, ma valutate gli atti processuali, certi che riuscirete a discendere il vero dal falso. Abbiamo sempre urlato il nostro no al compromesso con zone d’ombra da quando ho raccolto il club dalle dalle ceneri fumanti di un fallimento che brucia ancora. C’è bisogno del contributo di tutti: chiediamo obiettività e serietà di giudizio per essere assolti. Non c’è spazio per vie di mezzo o sentenze salomoniche: siamo estranei a tutto. Il nostro campionato ce lo giochiamo sul campo e non vogliamo subire danni ingiusti che possano danneggiarlo. Sforzi e investimenti di primo livello non possono essere vanificati col sospetto, con personaggi con me e la mia società. Nessun asterisco può essere accostato alla classifica. Nessun handicap alla cavalcata dei miei giocatori. Pena la credibilità del sistema. Il calcio non deve avere paura di adeguarsi: il Napoli va assolto, come i suoi tesserati. Basta leggere le carte“.

VM

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