Mazzarri accetti la Cavani-dipendenza. Il Chievo è lo stesso travolto dalla Juve

 

 

 

di Antonio Izzo

 

Probabilmente quella di domenica è stata la peggior partita della sua carriera. Edinson Cavani ha avuto qualche pallone giocabile in più rispetto alle scorse gare ma soprattutto ha avuto il calcio di rigore, da lui stesso procurato. Se lo avesse segnato, forse adesso parleremmo di altro. Ma siamo nel campo delle ipotesi. La realtà la constatiamo con i numeri: Cavani non va in rete da 6 gare di campionato, 8 totali se si considerano i due match di Europa. Un record da quando è in azzurro, quasi il record assoluto da quando è in Italia (CLICCA QUI PER LEGGERE LA STATISTICA). In totale fanno 725 minuti circa, numeri a cui il ‘Matador’ non ci aveva abituati nei suoi trascorsi in azzurro. La classe di Cavani non è in discussione: è un momento in cui tutta la squadra sembra essersi smarrita, insieme al suo tecnico. Tuttavia c’è un dato che non farà piacere a Mazzarri: il periodo in cui Edi non va in gol coincide con la mancanza di vittorie. Unica eccezione il match vittorioso contro il Catania (gol di Hamsik e Cannavaro), caduto all’indomani dell’ultimo gol del ‘Matador’ contro il Parma. Senza voler sminuire i meriti di Mazzarri e di tutta la squadra per la gran cavalcata stagionale in campionato, non si può negare che le grandi squadre vivono anche e soprattutto in funzione di grandi campioni; anzi, spesso ‘ne dipendono’ per raggiungere alcune vittorie altrimenti difficili da ottenere. Ciò per dire che Cavani ha tolto spesso le castagne dal fuoco, grazie a giocate e gol straordinari che un attaccante di ‘minor livello’ non avrebbe concretizzato in rete. Che lo voglia o no Mazzarri, il ‘Matador’ ha portato dei punti ‘extra’, è inutile negarlo. L’appannamento di questo periodo fa emergere delle pecche tecnico-tattiche tenute nascoste per troppo tempo e che il Napoli di Mazzarri si porta dietro già dalle scorse stagioni. Su tutte, quella di non trovare varianti o soluzioni contro difese chiuse. Anche perché non vogliamo credere che il Chievo travolto dalla Juve sia una squadra diversa rispetto a un mese fa…

 

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