Lucescu: “Il Napoli sa quanto ho vinto, chissà. Bisogna vendere Cavani perché…”

 

 

Mircea Lucescu sta facendo le fortune dello Shakhtar Donetsk da qualche anno. Un valido progetto che ha fatto tornare alla ribalta il suo nome a livello europeo e internazionale. A fine anno il suo ciclo finirà come annuncia attraverso i microfoni di ‘Radio Crc’: “A fine maggio sarò libero – spiega – e se ci saranno anche delle possibilità in Italia le valuterò“.

 

LUCESCU AL NAPOLI – Parole che, di questi tempi fanno sorgere spontanea una considerazione: Lucescu potrebbe essere il prossimo allenatore del Napoli?: “Non è giusto che parli di certe cose – commenta il tecnico – però mi piacerebbe visitare Capri, non l’ho mai vista. Il campionato italiano è sempre stato quello più affascinante. Non ho mai parlato con il presidente De Laurentiis, non lo conosco. Non solo Napoli si è accorto del grande lavoro che ho fatto allo Shakhtar: un progetto come quello lo si può far nascere ovunque, l’importante è avere pazienza di far crescere i giovani“.

LOTTA SCUDETTO –  Differenze tra Juve e Napoli: “La Juve ha dimostrato di essere la più forte perché i giovani sono affamati e quelli di vecchia data hanno esperienza. La dirigenza ha creato una squadra vincente e lo stadio è molto vicino ai calciatori. Il Napoli poteva fare qualcosa in più, soprattutto in Europa League, competizione da non prendere con superficialità perché porta soldi, prestigio e popolarità. Non è possibile che una squadra italiana non dia il massimo per vincere. a volte vorrei che il calcio italiano sia più spettacolare, ma comunque è da preferire a quello spagnolo e inglese che è molto statico“.

SU CAVANI –  “La sua volontà sarà determinante: se avrà voglia di giocare in nuove piazze, il Napoli non potrà trattenerlo. Può anche essere venduto, a patto che quei soldi vengano investiti. I giocatori vanno venduti quando sono al top“.

 

A.I.

Impostazioni privacy