BABY FENOMENI – Arkadiusz Milik, il “piccolo Lewa” che Bigon non colse

 

 

di Gennaro Arpaia

 

Un numero nove con qualità degne di un numero dieci. A confezionare il tutto una tenera, tenerissima età: solo 19 anni.
Si, perchè Arkadiusz Milik nasce nel 1994 a Tichy, piccolo centro polacco, lo stesso in cui comincia a muovere i primi passi nel calcio che conta. Riccardo Bigon ha avuto l’occasione di acquistarlo a gennaio per una cifra irrisoria, ma alla fine ha deciso di non prenderlo (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOSTRA ESCLUSIVA SULLA VICENDA)
La sua carriera, fin da subito brillante e futuribile, parte dal Rozwoj Katowice, piccolo club con cui fa esordio nella Terza Divisione polacca a soli 16 anni, prima di passare al Gornik Zabrze, dove la lungimiranza e la cura del tecnico Adam Nawalka fanno sbocciare i primi fiori del suo talento.
Una stagione importantissima, quella 2011-2012, in cui il giovane Milik riesce a disputare un ottimo campionato in una situazione ambientale a lui sempre favorevole: fiducia dei compagni, dell’allenatore e soprattutto fiducia in se stesso, cosi giovane e cosi responsabilizzato.
Contestualmente all’esperienza nel club, la carriera di Milik vive importanti fasi di crescita anche con la maglia della selezione nazionale: con la Polonia fa tutta la trafila giovanile, dall’Under 17 all’Under 21, prima di arrivare anche a collezionare presenze (e un gol) con la nazionale maggiore.
Nel Gennaio 2013 passa al Bayer Leverkusen: i tedeschi, da sempre aperti alle nazioni limitrofe, lo acquistano con un ottimo investimento e su di lui puntano le fortune e i successi del loro futuro.

Inserito nel 2012 nella lista dei migliori calciatori nati dopo il 1991 dalla rivista sportiva spagnola Don Balòn, Milik è il prototipo perfetto dell’attaccante moderno.
Alto e robusto ma allo stesso tempo veloce ed efficace. Ottimi tempi di inserimento in zona gol ma sempre e comunque una gran qualità che gli permette di essere pericoloso anche lontano dalla porta.
Comparato molto spesso al più celebre connazionale Lewandowski, Milik è però possessore di un mancino potente ed affilato, anche se del calciatore del Borussia ne riprende quasi in toto movimenti e caratteristiche.
Siamo sicuri che tra qualche anno calcherà palcoscenici importanti, nel frattempo godetevi le sue giocate.

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