Benitez: “Tanti assenti, ma non ci preoccupiamo. Possibile sorpresa in attacco”

 

Intervenuto in conferenza stampa pre Napoli-Livorno Benitez ha risposto alle domande della stampa commentando così la prossima sfida che attende gli azzurri: Sarà una partita difficile, come sempre in Serie A. Avremo l’opportunità di dimostrare che anche dopo la sconfitta contro l’Arsenal abbiamo voglia di vincere e la squadra c’è. Mi aspetto un Livorno combattivo. Quando si giocano così tante partite si può lavorare anche meglio. Tanti errori contro l’Arsenal ci spingono a migliorare. Col Livorno sarà chiaramente una partita diversa e sono fiducioso”.

INFORTUNI –  Il mister spiega le assenze già annunciate di tre titolari, che non sono stati convocati e non andranno neanche in Nazionale:Abbiamo tre giocatori convocati per la Nazionale che accusano qualche fastidio e non potranno rispondere alla chiamata: Higuaín, Zúñiga e Albiol. Non possono giocare col Livorno e pertanto non saranno in campo domani”.

TURNOVER –  Rispetto alle tante assenze ‘illustri’ annunciate quest’oggi, il tecnico spagnolo si sofferma sulla questione turnover: “Ci aspettano tante partite e dobbiamo continuare con le nostre idee, senza fretta. Col Livorno, lo ribadisco, ci sarà la possibilità di dimostrare quanto valiamo. Mertens in campo? È possibileQuando abbiamo tre giorni per lavorare è tutto più facile. Abbiamo lavorato con tutti i reparti e abbiamo fatto il doppio degli esercizi tattici sul campo. Vediamo come andrà: Britos, Uvini, Fernández, Cannavaro; sono tutti disponibili, devo ancora parlare col cuscino per decidere chi schierare.Zapata o Pandev? Duván ha giocato col Genoa ma deve migliorare la condizione fisica. È giovane, sta crescendo. Pandev ha fatto bene in campionato e non ha avuto vita facile in Champions. Entrambi hanno la possibilità di giocare.  

CALLEJON VICE HIGUAIN? –  La soluzione all’assenza di Higuain, secondo Benitez, si può ritrovare in Callejon, le cui capacità gli consentono di svolgere anche il ruolo di prima punta qualora necessario: Potrei anche schierare Callejón come prima punta: ha mobilità, è dinamico, diverso da tutti. Non so quanto il Livorno giocherà sulle ripartenze o se si presenterà più aggressivo del Sassuolo. Mi interessa più il lavoro della squadra che quello del singolo, potrebbero esserci sorprese. Gonzalo ha svolto solo un po’ di allenamento negli ultimi giorni e i compagni hanno lavorato benissimo anche senza di lui. Se la squadra creerà occasioni, l’attaccante farà gol a prescindere da se si chiamerà Zapata, Pandev o Callejón. Quest’ultimo è molto intelligente, ha già giocato in questo ruolo in Spagna. Staremo a vedere chi scenderà in campoOgni partita è importantissima, giochiamo per vincere ma siamo ancora all’inizio. Dobbiamo essere forti psicologicamente e mentalmente: dobbiamo avere fiducia. Ma occhio: non cadete nell’errore di considerare ogni partita come una finale; si può anche perdere, l’importante è ripartire più forti di prima. Se sì vince va bene, se non si vince non guardiamo gli altri e continuiamo a lavorare. 

MERTENS-HAMSIK – La sfida contro l’Arsenal ha visto un Hamsik sotto tono ed un Mertens che ancora deve carburare, ma il mister la vede così: Col Livorno mi aspetto un match intenso, dovremo dimostrare carattere e anche Marek lo sa. I giocatori si stanno allenando bene e sono soddisfatto. Hamsik ha il 100% della mia fiducia e gli ho ripetuto che deve fare almeno altri 11 gol, deve continuare a lavorare bene ed è convinto di riuscirci. Se qualcosa non va come vorremmo, lavoriamo per migliorarla. Marek è un professionista quasi perfetto, sa cosa fare. Mertens non si sta allenando bene ma benissimo. Sono molto contento di lui e per lui: ha qualità e si impegna per la squadra.

ARSENAL-NAPOLI –  Niente drammi per la sconfitta di Champions all’Emirates, secondo Benitez le percentuali di far ricredere gli scettici sono piuttosto alte: Il campionato più forte in Europa per molti è la Premier, per altri la Bundesliga. L’Arsenal e il Borussia sono squadre molto forti e vantare tre punti nel loro girone non è cosa da tutti. Si parlava di ‘gruppo della morte’ e quindi direi che non stiamo andando male. Contro l’Arsenal abbiamo fatto cose non buone, contro il Borussia molto buone. Abbiamo ancora percentuali di miglioramento.

MODULO –  Sulle nuove tattiche di gioco, il tecnico catalano afferma: “Chiaramente cambiare il modulo all’inizio sembrava una cosa difficile e rischiosa; ora a chi aveva dubbi rispondo: dove siamo oggi? Abbiamo fatto bene in molte partite, siamo forti e abbiamo un nostro equilibrio. Certo, dobbiamo migliorare il palleggio e la fase difensiva, ma con i giocatori giusti è solo una questione di lavoro. Non sono preoccupato: arriveremo, sarà solo una questione di tempo.

ROSA E MENTALITA’ –  Benitez prosegue con una riflessione circa la necessità di accordare fiducia a tutta la rosa a sua disposizione per riuscire a tirare fuori il meglio dai suoi giocatori: La rosa deve essere la chiave per il futuro. Se non ho fiducia in tutti, i giocatori stessi non ne avranno nei propri mezzi. C’è chi sarà importante in una partita, chi in un’altra. Devo essere coerente, col Livorno mi aspetto delle risposte di carattere. Posso fare scelte particolari e cambiare le mie idee, ma così perderemmo tutto il lavoro fatto finora. Col Liverpool ho vinto la Champions battendo la Juve con cinque difensori e vincendo la Finale con tre difensori. Dobbiamo seguire il nostro cammino e lungo la strada aggiusteremo ciò che andrà limato. Ci sono cose provate in allenamento e non ancora pienamente assimilate. Oggi ho parlato singolarmente con alcuni giocatori e ho visto in loro la giusta mentalità. Gli ho detto che devono dimostrare carattere, per cambiare la mentalità ci vuole tempo. Adesso tutti hanno fiducia e sanno che possiamo vincere ogni partita.

ROMA-NAPOLI –  Il mister conclude l’intervenuto in conferenza stampa con una dichiarazione circa la sfida dell‘Olimpico vicina al rinvio per le manifestazioni ‘No-Tav’Abbiamo un calendario con tante partite e preferiamo rispettarlo. Se il calendario cambia può essere un problema. Giocare a Roma? Perfetto. L’ora è poco importante per noi, ci preme solo attenerci a quanto stabilito all’inizio”.

S.U.

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