Rottura Messi-Barça: il rinnovo non arriva, si scatena una mega asta

 

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Barcellona si gioca sul nome, in catalano la parola Lio, abbreviativo di Lionel, significa anche caos o meglio casino, parola non oxfordiana ma che rende appieno il significato. Il titolo di Marca di oggi gioca sul doppio senso, lapidario nella sintesi del semplice nome e cognome descrive una situazione ormai alle strette: il caso Messi, o meglio il casino Messi è ormai scoppiato.

Ha vomitato in campo la pulce qualche giorno fa, e forse perché i numeri di cui si parla possono veramente far venire mal di testa ed anche mal di stomaco: 45 milioni di differenza che potrebbero allontanare Leo dal Barca. Eh si perché per coprire anche i disavanzi creati da Rosell, il nuovo presidente Bartomeu ha offerto un contratto meno oneroso (Messi è in scadenza nel 2018) e ha anche chiesto parte degli introiti del giro d’affari generati dalla pubblicità della piccola grande Pulce. Il papà manager Jorge ha tirato giù la saracinesca su ogni discussione. Non se ne parla nemmeno.

E le grandi e ricche squadre d’europa iniziano a fare i conti. Dopo il Psg, che con una agenzia di rating aveva dato una valutazione di 400 milioni per il cartellino, il derby sarà tra Mansur del Manchester City che pare abbia offerto 25 milioni annui di contratto e Ryboblevche lo vorrebbe nel suo Monaco. Soldi, soldi, tanti soldi. Bartomeu è avvisato. L’asta è già aperta.

 

Fonte: SportMediaset.it

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