NAPOLI AL MONDIALE – Le pagelle degli azzurri in Brasile: Vargas e Mertens top, giù Higuain e Insigne

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Tanti segnali positivi da Mertens e Vargas, a centrocampo si salva il solo Dzemaili. Ancora male Higuain. I giocatori del Napoli al mondiale sono quasi tutti agli ottavi: la Svizzera e l’Algeria sono a un passo dalla qualificazione, all’Italia basta non perdere per accedere alla fase eliminatoria. Contro l’Australia potremmo vedere in campo Reina e Albiol, già eliminati. Questi i verdetti della seconda giornata del mondiale.

 

MERTENS 6,5
(Belgio-Russia 1-0)

E’ una vera e propria piaga per la difesa della Russia nel primo tempo. Salta l’uomo puntualmente, conclude, crossa, corre, pressa: il migliore dei suoi. Il problema è che nel secondo tempo si spegne improvvisamente, notevolmente provato da un primo tempo da urlo. Wilmots se ne accorge e lo sostituisce con Mirallas, che con una conclusione va più vicino al gol di quanto abbia fatto Dries. Rimane, comunque, una gran prestazione quella del belga, che si conferma anche con la maglia della nazionale.

 

ZUNIGA 6
(Colombia-Costa d’Avorio 2-1)

Il suo dirimpettaio Boka si mantiene sulle difensive perché intimorito da Cuadrado. Quest’ultimo si occupa delle sortite offensive su quel lato, quindi per l’esterno del Napoli non c’è altro compito che la ordinaria amministrazione.

 

DZEMAILI 6
(Svizzera-Francia 2-5)

Subentrando dalla panchina (per Behrami), avrebbe potuto mostrare una comoda indolenza. Invece decide di lottare nonostante il risultato e si candida per una maglia da titolare contro l’Honduras. Non fa danni e riesce anche, con la gentile collaborazione di Benzema e Lloris, a trovare un gol su punizione che rende meno umiliante il passivo. Affronta la partita con lo spirito giusto, sopperendo ai suoi limiti tecnici. E il vizietto del gol non se lo leva mai.

 

FERNANDEZ 5,5
(Argentina-Iran 1-0)

Gli iraniani si rivelano un osso più duro di quanto ci si aspettasse. E anche lui appare sorpreso. Soffre sia sul gioco aereo che sugli inserimenti dei centrocampisti e le sue incertezze non sono segnali incoraggianti: andare in difficoltà sulle offensive di Bosnia e Iran non lascia presagire un futuro roseo quando gli avversari saranno di caratura più elevata. Deve assolutamente ritrovare la forma migliore: al Mondiale non sono consentite sbavature.

 

INLER 5
(Svizzera-Francia 2-5)

Nella bufera di centrocampo subisce troppo l’impostazione e anche la pressione dei centrocampisti francesi. E’ uno dei primi che si fa prendere dallo sconforto già sullo 0-3, quando non chiude a dovere sul cross di Giroud che Valbuena metterà in porta. E’ vero che sarebbe stato più logico che lì ci fosse Behrami, ma quando si gioca bisogna vender cara la pelle. Cosa che lui non si spreca a fare. Il voto lo si arrotonda a 5 per l’assist bello e inutile a Xhaka.

 

INSIGNE 5
(Italia-Costa Rica 0-1)

Entra al posto di Candreva nella ripresa e si posiziona largo a sinistra, la sua zona di competenza. Avrebbe la voglia di spaccare il mondo, ma l’Italia ha bisogno di estro dispensato in modo lucido e sapiente, compito che né lui né Cassano riescono ad assolvere. E’ difficile che Prandelli possa puntare ancora su di lui per la partita contro l’Uruguay, a meno che la partita non si metta in salita per gli azzurri. Sull’unica palla buona che gli capita, commette l’errore grave di provare un’improbabile sforbiciata dal limite piuttosto che attaccare l’area e cercare più facilmente la conclusione. Rimandato.

 

HIGUAIN 5
(Argentina-Iran 2-1)

Impalpabile. Stavolta Sabella decide di puntare su di lui dal primo minuto, ma le cose non vanno come dovrebbero. Anche in questo caso i compagni lo cercano pochissimo e non è lontanamente considerato il riferimento offensivo della squadra: questo lo costringe spesso e volentieri ad abbandonare l’area di rigore per allargarsi e cercare lì miglior fortuna, ma i risultati sono peggiori, specialmente quando prova a portare palla nella metà campo avversaria. Inevitabile la sostituzione, ma al di là delle carenze, in queste prestazioni penose del Pipita incidono molto le scelte discutibili di Sabella, che ancora non trova il modo giusto di assemblare tutto il talento di cui l’Argentina dispone lì davanti.

 

BEHRAMI 4,5
(Svizzera-Francia 2-5)

Raccapricciante. Oltre a non fare per niente il lavoro di mediano avanti alla difesa (con annessi oneri di interdizione e prima impostazione di gioco) per consentire a Inler di spingersi più avanti, è addirittura deleterio. Consegna a Benzema il pallone per involarsi verso la porta sul secondo gol della Francia, che è quello che manda ko gli elvetici. Non ci siamo proprio.

 

NON UTILIZZATI: Henrique, Reina, Albiol, Ghoulam.

 

AZZURRO… A META’

 

VARGAS 7 (in prestito al Valencia)
(Spagna-Cile 0-2)

Mezzo voto in più perché fa gol alla Spagna e contribuisce quindi in maniera significativa alla prima grande esclusione della competizione. Non gioca la sua miglior partita e non crea tanti patemi alla difesa, ma il gol alla Altobelli in Italia-Germania con cui apre la mattanza è sinonimo di fiducia e senso del gol. E quando un attaccante li ha entrambi è sempre decisivo. La società azzurra ha il dovere di dargli una seconda chance: la sensazione è che con Benitez possa rendere di più.

 

A cura di Salvatore Malfitano (Twitter: @MalfiToto)

 

 

 

 

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