#MILANNAPOLI – La cronaca: errori individuali e porte spalancate. Il Milan batte 2-0 un Napoli che non vince più

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Nessun cinepanettone quest’anno. Perché per i nostri gusti, l’horror andato in scena questa sera al San Siro basta e avanza.
Il Napoli, nessuno escluso, protagonista principale di una pellicola che comincia a prendere fuoco, esposta alla troppa luce.
Milano è amara, più di quanto lo era stata con l’Inter, perché stavolta di punti a Napoli non ne tornano.
Benitez lancia in campo la formazione tipo, con sole due defezioni: Mesto deve sostituire Maggio a destra, Hamsik si siede in panca per far spazio a De Guzman.
Pippo Inzaghi lancia Menez unica punta, e Honda con Bonaventura a sostenerlo, col rientrante Montolivo in mezzo al campo.

 

Un primo tempo che parte a marce basse per il Napoli.
La partita preparata da Benitez sembra seguire la falsa riga delle ultime: partenza a ritmi lenti per studiare l’avversario.
Fato vuole che però stavolta l’avversario va in porta e sblocca il risultato: passano 6 minuti infatti e Menez brucia Koulibaly e Mesto sulla trequarti per portarsi in area e battere Rafael.
La botta stordisce il Napoli che ci mette un po’ per riprendersi; la regia è lenta, i frangiflutti di Lòpez in mezzo al campo non si vedono, e il Milan continua a fare la partita.
Nella parte centrale del primo tempo, però, gli azzurri cominciano, con eccessiva lentezza, a giocare a calcio.
Al 23° l’occasione più ghiotta, con Lòpez prima e Callejòn poi respinti da Diego Lopez. Il Napoli cresce e prende le redini, ma la manovra ospite è sempre troppo poco incisiva per lasciare realmente il segno: ci provano Callejòn e Mertens alla mezz’ora, poi sul tiro di Higuain al 42° Mexes rischia l’autogol.
I padroni di casa vivacchiano, difendendosi ordinati, anche se al 34° potrebbero trovare il raddoppio con Poli, lasciato troppo libero di tirare, il cui sinistro si spegne a lato fortunatamente per Rafael.

 

Il Napoli che scende in campo nella ripresa sembra poter avere piglio diverso, ma la storia dura poco: passano 8′ e arriva il raddoppio rossonero, col colpo di testa di Bonaventura, tutto solo in mezzo all’area, libero di trafiggere Rafael.
Stavolta, nessuna risposta ospite, perché il Napoli sembra non essere più tornato dagli spogliatoi.
Menez semina il panico quando riparte, e al 63° rischia il tris lasciando sul posto mezza difesa azzurra.
Higuain ci prova a pungere, ma predica nel deserto, e l’ingresso di Hamsik non dà alla squadra la scossa sperata da Benitez.
Il peso di Duvan, da metà ripresa al posto di uno spento Mertens, regala sostanza all’attacco, ma i reparti non collaborano e il Napoli non produce alcuna manovra realmente pericolosa.
Montolivo va vicino al gol, penalizzato dall’imprecisione, per poi lasciare il campo tra gli applausi dei suoi sostenitori; Rami non riesce a completare il match, ma Inzaghi regala quantità alla sua squadra inserendo Muntari ed Essien.
Gli ultimi tentativi del Napoli sembrano solo l’ultima parte mal recitata di un copione scritto a metà, e il Milan si prende i tre punti agganciando proprio gli azzurri a 24 punti in classifica.

 

Quello andato in scena alla Scala del calcio italiano sembra la peggior replica stagionale della squadra di Benitez, regista che sembra aver perso le briglie.
Il Napoli è cavallo imbizzarrito che trotta a ritmo lento e senza un obiettivo preciso, mancando l’aggancio ad un terzo posto che dista soli 2 punti, ma sembrano molti di più.
Non è la posizione in classifica a preoccupare, ma l’involuzione di una squadra senza idee, senza gioco, senza leader.
E senza vittoria in campionato da quattro turni.
Un dato che, con l’arrivo della bestia nera Parma, ultima in classifica, la prossima settimana al San Paolo, desta più di una preoccupazione.

 

TABELLINO

 

MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Bonera, Mexes, Rami (dal minuto 66 Zapata), Armero; Poli (dal minuto 77 Muntari), De Jong, Montolivo (dal minuto 86 Essien); Honda, Menez, Bonaventura.
A disposizione: Abbiati, Agazzi, Albertazzi, Zaccardo, Muntari, Saponara, El Shaarawy, Pazzini. Allenatore: Inzaghi

 

NAPOLI (4-2-3-1): Rafael; Mesto, Albiol, Koulibaly, Ghoulam; Jorginho (dal minuto 61 Hamsik), David Lopez; Mertens (dal minuto 72 Duvan), De Guzman (dal minuto 77 Gargano), Callejon; Higuain.
A disposizione: Rafael, Andujar, Colombo, Henrique, Britos, Inler. Allenatore: Benitez

 

Arbitro: Antonio Damato di Barletta

 

Marcatori: 6′ Menez, 53′ Bonaventura.

 

Ammoniti: Montolivo, Bonera, Ghoulam, Poli

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

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