GLI AVVERSARI – Allegri… ma non troppo

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ALLENATORE – Dopo il Milan, la Juve. Un’occasione arrivata un po’ per caso, o forse no. In maniera più che egregia ha raccolto il lavoro seminato dal suo predecessore e lo ha fatto suo, per poi, gradualmente, modellarlo a sua immagine e somiglianza. E il passaggio, dopo qualche mese di lavoro, dalla difesa a tre a quella a quattro ne è la prova. Si è dimostrato un tecnico capace, intelligente. I più attenti lo avevano già capito nel suo periodo milanista. Le cose sono andate come sono andate di certo non (solo) per colpa sua. Ora, però, deve vincere. E non solo in campionato. Così che le contestazioni iniziali dei tifosi possano diventare manifestazioni d’affetto.

 

 

 

ROSA – Inutile girarci intorno: questa Juve è la squadra più forte d’Italia e non per caso. Completa in tutti i reparti, forse manca un difensore (ci sarebbe Barzagli, che nei pressi di Vinovo non si vede da un bel po’) e un trequartista puro. I nomi più caldi per sopperire a queste mancanze sono Rolando (ex Napoli e Inter) e Sneijder. Centrocampo e attacco di un altro livello.

 

 

PORTIERI:

Gianluigi BUFFON, Marco STORARI, Fernando RUBINHO.

DIFENSORI:

Giorgio CHIELLINI, Martin CACERES, Angelo OGBONNA, Andrea BARZAGLI, Leonardo BONUCCI, Stephan LICHTSTEINER, Patrice EVRA, Luca MARRONE.

CENTROCAMPISTI:

Souza ROMULO, Paul POGBA, Simone PEPE, Claudio MARCHISIO, Marco MOTTA, Simone PADOIN, Andrea PIRLO, Kwadwo ASAMOAH, Arturo VIDAL, Roberto PEREYRA, Federico MATTIELLO.

ATTACCANTI:

Alvaro MORATA, Carlos TEVEZ, Kingsley COMAN, Sebastian GIOVINCO, Fernando LLORENTE.

 

 

COME GIOCA – 4-3-1-2

Buffon; Lichtsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Marchisio, Pirlo, Pogba; Vidal; Tevez, Llorente.

Dal 3-5-2 al 4-3-1-2, da Conte ad Allegri. E’ forse in questo periodo che si sta concretizzando il cambio tattico della Juventus, dopo un inizio decisamente di matrice contiana. Con soli otto gol subiti in campionato, la difesa (Buffon compreso) si conferma di un livello superiore alla media. Con il passaggio a quattro, però, non dà più quella sensazione di impenetrabilità degli scorsi anni: partita emblematica quella contro l’Inter. Un centrocampo maestoso, con le geometrie geniali di Pirlo, la qualità e la quantità di Marchisio, Pogba e Vidal. Quest’ultimo in grande spolvero nelle ultime uscite da trequartista, dopo un inizio di stagione sotto le righe. Bellissima la sua rete a Cagliari, ma ancor più bella la giocata con cui ha regalato l’assist a Tevez per il momentaneo vantaggio contro l’Inter. Ah, Tevez. Le cose si fanno più semplici, poi, se davanti hai un giocatore come lui.

 

 

 

L’UOMO CHIAVE – Sono tanti i calciatori juventini che possono mettere in difficoltà la retroguardia napoletana. In primis, ovviamente, Tevez, che continua a regalare sprazzi di grande calcio e gol di grande fattura, come quello messo a segno contro il Parma. Ha indossato le maglie di squadre come Boca Juniors, Manchester United e City; un campione, dunque, abituato a partite di una certa importanza. Da non sottovalutare Vidal, in netta ripresa rispetto ad un incerto inizio di stagione, e Paul Pogba, sempre più destinato a diventare uno dei migliori al mondo.

 

 

 

I PRECEDENTI – Napoli-Juventus si è giocata 78 volte. 27 le vittorie azzurre, 22 bianconere e 29 pareggi. L’ultima vittoria del Napoli è del 30 marzo 2014, 2-0 firmato Callejon-Mertens. L’ultimo successo della Juventus, invece, è del 30 settembre 2000: 1-2 con le reti di Kovacevic e Del Piero. Stellone per gli azzurri.

 

 

di Pasquale La Ragione (twitter: @pasqlaragione)

 

 

 

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