CRUDELIA DEGOL -Il Chievo messo in Gabbia

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Stiamo raccogliendo i frutti del lavoro, in campo stiamo dimostrando il nostro valore” -Raul Albiol

Ci pensano Strinic e Gabbiadini, a risolvere il match, contro il Chievo.

Due gol, segnati, al limite della concepibile gestione, da parte delle difese e dei portieri.

Per il Napoli, apre le marcature Cesar, ma ci pensa il nostro caro Britos, sostenuto dal fidato Rafael , a riequilibrare il risultato.

Un autorete per parte e si deve ricominciare.

Non è un bel Napoli, ma ottiene punti importanti, si avvicina alla Roma e stacca Lazio e Sampdoria.

Le altre rallentano, il Napoli agguanta la vittoria e ne approfitta, come non capitava da diverso tempo.

Vittoria di testa, di tenacia, di grinta.

Il gol del vantaggio poteva arrivare prima e la si poteva chiudere con 2, addirittura 3 gol di scarto.

Poteva trasformarsi dai piedi di Deguzman, che sotto l’effetto di una stregoneria, a tu per tu con Bizzarri, commette l’ennesimo errore.

Poteva insaccare in rete, Gonzalo Higuaìn, che tre contro due, pecca di egoismo e spara alto.

Poteva regalarsi un gol, il Capitano Marek Hamsik, se avesse gestito la palla ed invece di aspettare, ci deliziava con un tiro dalla distanza.

Si poteva, certo, ma contano i tre punti e sono merito, soprattutto, delle doti spettacolari del neoacquisto del Napoli.

Manolo Gabbiadini: torsione, precisione, stop a rientrare, cinismo e fiuto del gol.

Il Napoli, nella sessione di mercato invernale, ha concluso due acquisti d’eccezione.

Condivide, totalmente, le mie idee, Enza :’Pensavamo all’ennesima truffa, giocatore duttile ma che arrivava da un infortunio ed ammetto di essere stata la prima a cercare video ed informazioni su Ivan Strinic. Mi devo ricredere, cresce partita dopo partita. Gestisce con una lucidità impressionante. Accelerazione, incursioni dalla fascia, cross ed intelligenza. A suo cospetto, Britos è un dilettante. Basti pensare all’assist offerto a Gabbiadini sul gol. Tocco da vero intenditore.’

‘Lo è anche senza termine di paragone’ rincara la dose Cristina ‘Britos è un buon giocatore per la LegaPro, in una squadra di media classifica. E basta leggere di fuoriruolo o di voti vicini alla sufficienza, nella posizione di centrale. Se questo Napoli, ha davvero, voglia di giocarsela su più fronti, deve comprendere, che rafforzarsi è l’unica considerazione da valutare. Poi, ovvio, se dobbiamo accontentarci di chi gioca benino, di chi segna nella nostra porta, di chi, a mio modesto parere è un incapace, parlare dell’inutilità di Britos è come sparare sulla croce rossa.’

Prestazione altalenante, errori che si ripetono ed un centrocampo in perenne affanno.

David Lopez, gioca praticamente da solo, vista la poca lucidità di Jorginho e la sua incapacità di manovrare la regia del centrocampo.

In una partita contro un Chievo che lasciava spazi e possibilità di incursioni, la carta Marek Hamsik, poteva essere giostrata prima. In pochi minuti, ha offerto assist ed è arrivato vicinissimo al gol.

Giusto il turnover per Callejon e Gargano, in vista della partita di Coppa Italia, il 4 Febbraio al San Paolo, contro l’Inter di Mancini, reduce da una disfatta contro il Sassuolo, per 3 reti ad 1, due delle quali meritano un rewind. Dai piedi eccelsi di Zaza e Sansone, partono due tiri spettacolari che si insaccano nel sette, lasciando Handanovic, spiazzato.

Eppure, anche partendo dalla panchina, il nr. 7 ed il nr. 23 dell’armata azzurra, in meno di 20′, hanno tenuto il campo, offerto spettacolo ed ostacolato l’immenso cuore della squadra veneta, che ha cercato fino all’ultimo minuto, il gol del pareggio.

Loredana twitta #RafaelPregadiMenoParaDiPiù, ed è pioggia di retweets, di foto che riprendono l’estremo difensore azzurro, sdraiato sull’erba, con guanciale annesso a proteggergli il capo.

Si è tutte d’accordo, sulle sue papere colossali.

Dal gol del pareggio all’uscita su Pellissier, al colpo di testa di Gamberini.

Tra i pali, arriva alla sufficienza ma quando tenta le uscite, senza cognizione di causa, quando non organizza la difesa, quando non esce sicuro sull’attaccante, quando ha timore di se stesso, consapevole di cadere nell’errore, vien fuori la sua mediocre capacità di gestione.

Non era un Eroe, dopo Doha, continua a dimostrarlo in Campionato.

La corsa continua, incessante ed impellente.

La Roma incontra il Cagliari, alla prossima di Campionato ed il Napoli, deve saper gestire la partita contro l’Udinese, che ha tenuto testa alla Juventus.

Concentrazione e caparbietà per non lasciarsi trovare impreparati.

P.Kone e compagni tornano a Napoli per far punti e per sfamare la sete di rivalsa, dopo essere stati eliminati dalla coppa Italia.

Obiettivo Champions League, fase a gironi, alla portata della squadra azzurra e se il vento continua a soffiare da questa parte, non è irraggiungibile ma fattibile e concreto.

Questo Campionato, nonostante i nomi eccelsi arrivati alle corti di Mancini, Garcià, Allegri, deve il suo spettacolo ed una visione meravigliosa del calcio, a squadre non blasonate, come l’Empoli, il Cesena, il Sassuolo e più di tutte il Palermo.

Giovani, che in campo, tengono testa a calciatori di spessore e che insegnano, quanto il cuore, abbia una parvenza micidiale.

Si gioca per vincere, bisognerebbe inculcarlo a tutti quelli che entrano in campo.

di Anna Ciccarelli

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