COLPI DI JENIUS – Rafa verso il Dnipro come Jovanotti: “Qui si fa la storia”

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“E lo ridico ancora, per impararlo a memoria; in questi giorni impazziti, che qui si fa la storia”.
Non sappiamo se nelle sue ore di relax, lontano dai campi, dalle interviste, dalle domande e dalle telecamere, Rafa Benitez ascolti Jovanotti, ma il senso espresso nella conferenza stampa di ieri (LEGGI QUI LE PAROLE DI RAFA) è più o meno quello contenuto nel testo di uno degli ultimi lavori del cantante.
Il Napoli ha l’occasione tra le mani per rifare e riscrivere la sua storia, almeno quella moderna. L’appuntamento di stasera al San Paolo contro il Dnipro è uno di quelli che profuma di infinito; è l’uscita con la donna giusta, anche se non perfetta, quella per cui utilizzare il vestito buono.

 

SAN PAOLO D’AUTORE – E il vestito buono si chiama sicuramente San Paolo. Benitez l’ha ripetuto, chiaro e conciso: “Saranno fondamentali i tifosi, perché col ritorno fuori casa la gara interna assume un valore immenso”.
E chi può contraddirlo; la bassa affluenza della scorsa domenica in occasione della gara col Milan fa pensare che ci sarà il pienone a Fuorigrotta stasera. E amen, perché i tifosi non vogliono mica perdersi l’appuntamento con la storia.
Da 26 anni il Napoli non gioca una gara di questi livelli, da 26 anni Napoli non torna protagonista al centro di un torneo calcistico internazionale. Un ulteriore tassello per la crescita della squadra, (ri)nata formalmente dieci anni fa, e anche per lo stesso Benitez, interessato ad ampliare con ulteriori record il proprio palmarès.
“Siamo giunti ad un punto importantissimo, dobbiamo restare concentrati sul nostro obiettivo, che è fare bene partita dopo partita. Dobbiamo essere fieri di quel che abbiamo fatto fino ad oggi, e provare a spingerci ancora oltre, perché vogliamo regalare a questa città altri motivi per sorridere”.
Ma non c’è solo la Coppa nella testa del tecnico; in campionato l’obiettivo Champions è ancora vivo, e il gruppo azzurro ci crede.

 

INCONTRO FIUME – Eppure i napoletani non riescono a concentrarsi completamente su quello che ci sarà stasera. Perché nel tardo pomeriggio di ieri è arrivato a Napoli Josè Maria Quillon, agente di Rafa che ha parlato e parlerà con Aurelio De Laurentiis anche dopo il match, a bocce ferme.
In mezzo, la questione rinnovo, un pizzico più probabile rispetto a qualche settimana fa. Due i motivi: da un lato la riapertura di ADL, che non ha alternative convincenti e pare essere deciso nel voler convincere Rafa, dall’altro la volontà dell’allenatore di proseguire un progetto cominciato in festa e che ha bisogno delle giuste garanzie per andare avanti.
Garanzie economiche – dall’ingaggio del tecnico al budget messo a disposizione sul mercato la prossima estate -a quelle strutturali, che proporrebbero il Napoli nel gotha internazionale a partire dalle giovanili per arrivare alla prima squadra.
Incontro fiume, con in mezzo la gara più importante dell’anno.
“Noi siamo gli immortali”, canta Jovanotti, e Rafa vuole emularlo, rendere questo Napoli un Napoli immortale.

 

A cura di Gennaro Arpaia (Twitter: @gennarojenius9)

 

 

 

 

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