Il San Paolo smaschera Higuain per il campione che non sarà mai

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Inutile dirlo, nella vita come nello sport, le misure contano, e così pochi centimetri possono segnare il destino di una squadra o un allenatore. Settimane di polemiche, critiche e processi decretati da un palo piuttosto che un salvataggio sulla linea. Radio NapoliCalcioLive dà voce ai tifosi, senza smettere di chiedersi come sarebbe andata se…

 

 

 

NAPLES, ITALY - MAY 18: Napoli's supporters cheer their team during the Serie A match between SSC Napoli - AC Cesena at Stadio San Paolo on May 18, 2015 in Naples, Italy.  (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
(Getty Images)

 

Nessuno a Napoli ha dimenticato la notte di Kiev, e quel ricordo, amaro e doloroso, accompagnerà di certo la squadra molto a lungo, con la tifoseria pronta a ricoprire il ruolo di memoria comune. Giocare nell’ordierno San Paolo, costretti a vincere contro il peggior avversario che potesse capitare, una piccola già retrocessa, in una situazione del genere sarebbe da augurare a nessuno, eppure anche stavolta il pubblico ha saputo dare una risposta positiva.

 

Uno striscione, molti applausi, cori e incitamento ai singoli dalla maggior brillantezza in campo. Un vero e proprio sogno a occhi aperti per chi si era già prefigurato ululati incessanti e tifoseria in sommossa. La Napoli tifosa prova a crescere insieme al società, almeno fino al momento in cui Pecchia (Benitez) non decide di far scendere in campo Gonzalo Higuain. Quelle quattro anime che avevano deciso di contestare la squadra sul lungomare, avevano evidentemente conservato un po’ di fiato, così da fischiare al suo ingresso in campo.

 

Si fischia perché non si ha memoria e rispetto di un campione. 27 gol stagionali e tanta rabbia, mostrata in ogni gara, quella chiesta dai tifosi, che nel suo caso diventa supponenza. E’ arrabbiato perché non reputa questo Napoli all’altezza del suo nome, ecco cosa pensano in molti, e così, senza che il diretto interessato abbia mai detto una sola parola contro la piazza, nei peggiori bar di provincia ha avuto inizio un processo scorretto e dal finale scontato.

 

 

What If

 

 

higuain

 

 

E’ già terminata la storia d’amore tra Gonzalo Higuain e Napoli, e forse per la prima volta chi ha deciso di lasciare l’altro, prendersi una pausa di riflessione o quel che si vuole, sono stati i tifosi. L’intero San Paolo ha fatto sentire la propria voce, fischiando all’ingresso in campo e a ogni singolo tocco di palla l’attaccante argentino.

 

“Sentiamo chi c’è in linea. Pronto?”

“Eh sì pronto sono Peppe, forza Napoli ragazzi”

“Sempre forza Napoli Peppe, dicci tutto”

 

Ero allo stadio ieri e quindi sono uno di quelli che ha fischiato Higuain. La cosa è logica, dal momento che nessuno ha osato applaudirlo, e forse solo qualche vecchietto con poco fiato ha preferito risparmiarlo per il ritorno a casa. Leggo ora di tanti sapientoni nascosti dietro le loro tastiere che ci criticano. Dicono che non amiamo il Napoli, il calcio e non ne capiamo nulla. Signori miei è il contrario. Avete dipinto questo giocatore come il campione che non è e non sarà mai. Si è guadagnato tante prove d’appello perché argentino, ma è chiaro fin dal primo giorno che Higuain è il primo a credere fin troppo alla favola del suo talento stellare. Pretende che la squadra faccia magie in campo quando lui sbaglia rigori a profusione, entra in area, a volte, e spara addosso al portiere. Questo campione ha fatto la felicità di portieri mediocri, che grazie a lui quest’estate rinnoveranno il proprio contratto a cifre maggiori o magari riceveranno offerte importanti da altre squadre. E’ arrogante, scontroso e presuntuoso. Le avete sentite le parole dei giocatori del Parma? Per non parlare del difensore del Dnipro che ha detto che si sarebbe dovuto ritirare dal calcio, date le cose dette prima della gara. Voi non ci credete? Liberi di farlo, ma per me tutte queste voci devono lasciare una traccia di verità. Higuain merita solo fischi e Napoli merita un attaccante vero, letale e legato a questa maglia

 

Come Immobile?

“Per carità quello è un altro fuoco di paglia. Il Dortmund te lo farà pagare caro e amaro e poi ti fa la stessa stagione di quest’anno. Torino è stato un caso”

 

Cavani?

“Vuole la Juve? E ci andasse. Poi a Napoli troverà l’inferno. Pensa solo ai soldi”

 

Aubameyang?

“Prezzo eccessivo per un centometrista. A noi serve buttarla dentro, non ridicolizzare i centrocampisti sullo scatto”

 

Lacazette?

“Eh? C’amma fà cu sti francis? Ma perché in Francia sanno giocare a pallone?”

 

di Luca Incoronato (Twitter: @_n3ssuno_)

 

 

 

 

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