PAPALE PAPALE – Le nuove regole: come cambia la A e come si evolve il Napoli (prima puntata)

Hysaj

 

Se ne sono accorti anche i meno attenti: il mercato italiano sta cambiando radicalmente. Cifre elevatissime per calciatori che fino ad un paio di anni fa sarebbero stati pagati molto meno, offerte di decine di milioni per giovani che – per quanto bravi – fino allo scorso anno avrebbero avuto lo spazio e il minutaggio dell’ultima ruota del carro. La ‘colpa’ è delle nuove regole imposte dalla Lega a partire da questa stagione, che limitano il numero di calciatori (25) da inserire in rosa e mettono anche dei paletti importanti sulla provenienza dei calciatori stessi. Norme che cambieranno la conformazione delle squadre e di conseguenza anche il mercato, con ripercussioni importanti anche e soprattutto sulla tratta di stranieri e su tutti i trucchetti utilizzati per aggirare i divieti. Proviamo ad approfondire la questione focalizzandoci soprattutto sui nuovi paletti, per interpretare diversamente le scelte fatte finora e capire quali sono le incombenze a cui dovrà sottostare il calciomercato Napoli per questa stagione e la prossima.

 

COME CAMBIA L’IMPORTANZA DEI CALCIATORI IN ROSA: GLI OTTO ‘CRESCIUTI IN ITALIA’ DEL NAPOLI

Iniziamo dalla limitazione più importante, ovvero l’obbligo di avere fra i 25 della rosa almeno otto calciatori che – fra i 15 e i 21 anni – siano stati tesserati a titolo definitivo per un club italiano in un periodo di almeno 36 mesi, anche non continuativi. In tal senso si spiegano alcuni acquisti a suon di milioni da parte delle big, ad esempio Bertolacci per il Milan (cresciuto nel vivaio della Roma), Zaza (vivaio Atalanta) per la Juve, ma anche ad esempio calciatori ‘insospettabili’ come Nainggolan (Piacenza), Dybala (Palermo) e Jovetic (Fiorentina) sono annoverati in questa regola, pur se stranieri. Nel caso del Napoli, ad esempio, in questa categoria qui rientra anche Marek Hamsik, che da ragazzino ha giocato dai 17 ai 20 anni nel Brescia. Tra i nuovi acquisti anche Valdifiori fa parte di questa lista, mentre non vi rientrano ovviamente Chiriches, Allan e neppure Gabriel, che il Milan ha acquistato nel 2012 quando aveva ‘già’ 20 anni. In questa chiave, ad esempio, si spiega il ‘no’ al Torino per Jorginho (vivaio Verona) e le chance di restare in azzurro di El Kaddouri e Dezi. Quest’ultimo è l’anello di congiunzione fra questa categoria e quella che invece sarà importante a partire dalla stagione 2016-17: i prodotti del proprio vivaio.

 

I CALCIATORI CRESCIUTI NEL CLUB: IL NAPOLI ‘RIPESCA’ I GIOVANI DIMENTICATI

In questa stagione c’è una deroga al regolamento ‘vero’, quello che andrà in vigore a partire dalla prossima stagione. Dal 2016-17, degli otto ‘cresciuti in Italia’, quattro dovranno essere cresciuti nel vivaio della squadra proprietaria del cartellino, sempre almeno 36 mesi fra i 15 e i 21 anni. In quest’ottica si può leggere la cessione solo in prestito secco di Sepe (che tornerà utilissimo il prossimo anno) e la riacquisizione di Maiello a suon di euro, oltre ai prestiti di tanti calciatori che sono ancora in orbita Napoli e che rientrano in questa casistica particolare, su tutti Bifulco, Roberto Insigne, Tutino e qualche altro giovane su cui Giuntoli non ha perso il polso. In questa lista rientrano operazioni intelligenti fatte ad esempio da Inter e Milan nell’ultimo anno: i ritorni di Santon e Biabiany per i nerazzurri, le riconferme (a suon di rinnovi) di De Sciglio e Abate per i rossoneri. Roma e Juve hanno fior di campioni in giro per l’Italia, la Lazio ha un vivaio importante e ha già in rosa due semi-titolari come Onazi e Cataldi; la Fiorentina poi è già può vantare alcuni dei talenti più fulgidi di questa nuova nidiata, su tutti i prodotti del vivaio Babacar e Bernardeschi. E il prossimo anno potremmo assistere ad operazioni quantomeno ‘curiose’, magari a rientri anche un po’ improbabili. Per fare un paio di esempi: se nel 2016 il Napoli riprendesse almeno uno fra Paolo Cannavaro e Nando Coppola avrebbe risolto un problema. Non è detto che non ci si pensi, soprattutto per Coppola terzo portiere.

 

L’IMPORTANZA DEGLI ‘UNDER’ E DELL’AFFARE NAPOLI-HYSAJ

Nelle nuove regole e nella limitazione numerica alla rosa c’è un’importante eccezione riguardante gli Under 21, intesi come giocatori che alla data del 31 dicembre della stagione sportiva precedente non abbiano già compiuto il 21mo anno di età. Venticinque ‘over’ e ‘under’ illimitati: quest’anno saranno considerati giovani tutti i calciatori nati a partire dal 1 gennaio 1994, dall’anno prossimo quelli nati dal 1 gennaio 1995 e così via. Questa regola spiega le valutazioni enormi date a giovani come Rugani (’94) e soprattutto Romagnoli (’95), che per il Milan sarà un potenziale titolare ma anche e soprattutto un quanto elemento ‘gratis’ della rosa per due anni. In questa chiave quindi si può apprezzare maggiormente l’acquisto di Hysaj (’94), che con le nuove regole è un jolly prezioso, un ‘ventiseiesimo’ di tutto rispetto. Per di più è cresciuto nel vivaio dell’Empoli, quindi è importante anche in una chiave di lettura successiva.

Nella prossima puntata studieremo nel dettaglio la rosa del Napoli alla luce delle nuove regole: sarà utile per capire in che direzione si sono mosse finora le notizie Napoli di mercato e quali scenari potrebbero esserci fino al 31 agosto e il prossimo anno.

 

Di AntonioPapa (Twitter @antoniopapapapa – ShareSoccer @papalepapale)

 

 

 

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