Jorge Campos, arlecchino in porta

Campos

 

 

Il mondo del calcio lo ricorda come “Il brody”.

Messicano stravagante e con talento da vendere.

Portiere ed attaccante e noto stilista di se stesso.

Si avete letto benissimo.

Giocava sia da portiere che da attaccante.

Già questo di suo è bizzarro, quasi quanto i completini sgargianti che indossava.

Il paradosso stava più che altro nella sua altezza.

Si legge in giro, che arrivasse al 1.70cm.

Voci più vicine a lui, azzardano un 1.68cm, regalato.

Eppure aveva nelle gambe molle bioniche e nelle braccia la forza di Ercole e correva, altro che se correva.

Arriva sul rettangolo verde per gioco non per passione.

Tennis, basket, baseball la fanno da padroni prima di comprendere che la sua reale natura fosse si legata ad una sfera ma quella del calcio.

I mondiali del ’94 lo consacrano come un jolly, puro e semplice.

Portandolo alla notorietà per l’assurda decisione di Blatter, che gli impedì di coprire entrambi i ruoli durante la competizione.

Scelta assurda ed incomprensibile, visto che nessuna regola vieta ad un giocatore di ricoprire due ruoli differenti all’interno della propria squadra.

Seccato, Mr.Arlecchino, risponde aspramente

“Non capisco che cosa significhino le dichiarazioni di Blatter. Se io sono in grado di giocare in due ruoli, è un vantaggio che il mio allenatore, se lo ritiene opportuno, ha tutto il diritto di sfruttare. Certo, in tutto il Mondiale, mi piacerebbe giocare almeno un quarto d’ora da attaccante. Sarebbe una soddisfazione personale”.

Richieste vane le sue, che oltre il danno subisce, a distanza di quattro anni anche la beffa.

Blatter, ancora lui, gli impone di non indossare le divise disegnate da lui ma di attenersi a quelle rifornite dallo sponsor tecnico.

A conti fatti, il brody, non era di certo simpatico al presidente della FIFA.

 

Lascia il calcio, in ogni senso.

Appende al chiodo scarpini e fantasiose divise per aprire una catena di Fastfood.

Il suo divertente modo di fare, l’estro e la creatività sono state di ispirazione al produttore della nota serie di cartoni “Holly e Benji”

Per qualche anno si è divertito a fare l’opinionista sportivo per una tv messicana.

Non ha smesso di disegnare completini da portiere ma non gioca, neanche con gli amici.

Il calcio appartiene al passato, potrebbe decidere di diventare stilista.

Avrebbe un futuro assicurato.

 

… stay tuned! Ne ho scoperte delle belle

Di Anna Ciccarelli

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