Corsi difende Sarri: “In Toscana ‘finocchio’ ha un altro significato. Mancini è l’ultimo a poter parlare di certe cose”

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Fabrizio Corsi, presidente dell’Empoli, ai microfoni del ‘Corriere dello Sport’ ha preso le parti di Maurizio Sarri nell’enorme polverone mediatico suscitato dalle dichiarazioni durante Napoli-Inter: “Sono dispiaciuto perché parliamo di una persona a me cara. Sarri ha commesso un errore, ma credo che ora la cosa più meschina sia strumentalizzare quella frase e trasformarla in omofobia. Tutti quelli che conoscono il modo di parlare dei toscani sanno che “finocchio” è un termine che viene usato nei confronti dell’avversario fortunato. Lo usiamo nelle partitine a tennis contro il nostro amico, quando la palla tocca la rete e cade al di là. Purtroppo per Sarri, il contesto gli vieta di usarlo. Mi dispiacerebbe  se una storia del genere si trasformasse in uno svantaggio per lui e per la sua squadra e in un vantaggio per tutte le altre. Ricordo però che proprio lui, dopo le accuse di razzismo che Vieira aveva rivolto al suo amico Mihajlovic durante Lazio-Arsenal, dichiarò che certe cose devono finire lì, sul campo”.

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