Pepe Reina: dal tweet alle lezioni di stile che valgono solo per il Napoli

Pepe Reina (© Getty Images)
Pepe Reina (© Getty Images)

 

Succede che la Juve vinca per 2-0 in trasferta sul campo del Bayern Monaco, così come può succedere che in venti minuti, quelli finali, cambi tutto; Bayern strabordante, un gol appena oltre il novantesimo e frittata fatta. È 2-2 ed è tutto da rifare. Ai supplementari, però, dove è risaputo che non valga alcuna regola. La Juventus si fa raggiungere e superare e a siglare il gol è Thiago Alcantara, giovane spagnolo arrivato dal Barcellona insieme con Pep Guardiola, ormai qualche stagione fa, uno di quelli che ha vestito anche la maglia della nazionale iberica prima di arrivare in Baviera e che, quindi, in Germania fa l’emigrante. Di lusso, ma pur sempre emigrante.

Con le due stesse maglie, quella della nazionale spagnola e del Bayern, fino a pochi mesi fa c’era anche  Pepe Reina, oggi nuovamente portiere del Napoli dopo un anno a fare il sostituto di Manuel Neuer, uno che dal campo non lo schiodi quasi mai. Ben oltre i trent’anni, Reina ha deciso di tornare in azzurro per essere semplicemente quello che è: un uomo di campo e di spogliatoio, un capo-popolo che ha legato perfettamente con il calore napoletano così distante dagli altezzosi usi teutonici che solo il buon Guardiola è riuscito in parte (ma solo in parte) a scalfire. Nella stagione in Germania, però, Reina non è solo rimasto a guardare e lontano da casa il suo legame con i connazionali si è sicuramente rinforzato.

Innegabile è poi anche il rapporto avverso con la Juve; i bianconeri sono da sempre gli avversari maggiori del Napoli e comunque mal visti  da larga parte del calcio italiano, oltre a precedere gli azzurri in classifica di appena tre punti e in lotta con loro per giocarsi lo scudetto. Lecito, dunque, aspettarsi che Reina sia davanti alla Tv per godersi il match di Champions pronto a twittare con il telefono alla mano, e che almeno un po’ sia felice per il passaggio del turno della sua ex squadra, con gol del suo doppio-ex compagno di spogliatoio, ai danni della maggiore rivale in territorio nazionale.
Le lezioni di stile che nelle ore successive al tweet del portiere azzurro sono giunte dall’ambiente bianconero non fanno altro che stonare con quanto visto in questa stagione: dalle continue offese al popolo napoletano che giunge da ogni angolo del paese al tweet con molto meno stile di Marchisio appena poche settimane fa all’indirizzo di un commentatore televisivo.
Qualcuno lo chiamerebbe karma, anche se a Napoli si dice in diverso modo. Scriverlo, però, sarebbe questo sì una caduta di stile.
A buon intenditor, dunque, poche parole.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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