AMARCORD MERCATO – Edinson Cavani, il “ragazzino” dei 104 gol

Amarcord by Stefano Tomassetti
Amarcord by Stefano Tomassetti

 

A rendere ancora più torrida l’estate dei tifosi azzurri ci ha pensato Nicolas Higuain, fratello e procuratore del più famoso ‘Pipita’. Dubbi sul progetto tecnico e sirene di altri grandi club europei hanno scombussolato i piani e le ambizioni di Aurelio De Laurentiis, sicuro fino a pochi giorni fa di poter contare sulla volontà, forte, di Higuain di restare in azzurro.

Un film già visto e vissuto, in parte, con Edinson Cavani. Nonostante il doloroso addio, mal sopportato da gran parte della piazza, il ‘Matador’ resta sicuramente uno dei migliori acquisti della storia recente del Napoli.

Cresciuto nella squadra della sua città natale, Salto, in Uruguay, Cavani debutta nel calcio che conta con il Danubio, club con il quale si mette in mostra giocando 25 partite in campionato. “El Botija”, il ragazzino, attira le attenzioni del Palermo, che lo porta in Italia sborsando ben 5 milioni di euro. Il suo esordio è da predestinato: a 20 anni, alla prima presenza contro la Fiorentina, segna un gran gol al volo fissando il punteggio sull’1-1 finale.

Dopo tre stagioni in rosanero arriva il momento della consacrazione, con il Napoli: gli azzurri lo prelevano per 17 milioni di euro (5 per il prestito oneroso e i restanti 12 fissati come diritto di riscatto obbligatorio). Cifra importante per un attaccante che, all’epoca, non era certo un bomber da 20 gol a campionato. L’acquisto si rivela però più che giusto e in tre stagioni segna addirittura 104 reti in appena 138 presenze, trasformandosi da giovane di belle speranze a killer formidabile sotto porta, grazie anche al sapiente lavoro dell’allora allenatore Walter Mazzarri, in grado di costruire intorno al centravanti una squadra perfetta per esaltare le sue doti. Cambia anche il suo soprannome: “El Botija” evolve nel più feroce “Matador”. La sua partenza, direzione PSG, resta ad oggi una delle delusioni più cocenti per i tifosi azzurri, sentimento al quale fa da contraltare però il ringraziamento per i 104 momenti di gioia intensa regalati.

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