Zielinski: “Sarri mi voleva a gennaio. Rapine? Senza timore…”

Zielinski (Italo Cuomo)

 

Come solitamente accade al Napoli, anche per Zielinski la trattativa è stata lunga e tortuosa. Il Liverpool sembrava a un passo dal giocatore ma il mancato accordo economico con l’Udinese ha bloccato tutto. Il Napoli è riuscito a strapparlo alla concorrenza ma i tifosi azzurri hanno qualche riserbo sul giocatore. In molti non hanno dimenticato la preferenza per la Premier e ora l’ex Empoli dovrà dimostrare a tutti il proprio valore.

In buona parte l’ha già fatto contro il Milan, entrando in campo con personalità e dando il via all’azione del terzo gol, tagliando il campo a metà. Intervistato da ‘Sportoweefakty’, ha parlato del suo periodo iniziale a Napoli: “Col Liverpool ero in fase avanzata ma l’affare non si è concluso. Non sono deluso perché giocherò la Champions League e faccio parte del Napoli. E’ uno dei migliori club che potesse capitarmi a 22 anni. Non potevo fare scelta migliore”.

CLAUSOLA – “65 milioni sono una cifra impressionante e questo vuol dire che il Napoli si aspetta molto da me e dovrò giocare bene. Se poi nel tempo migliorerò, chi mi vorrà dovrà pagare questa somma”.

SARRI – “Mi avrebbe voluto al Napoli già a gennaio ma ho preferito terminare la stagione a Empoli. Quando sono arrivato il mister mi ha abbracciato con calore. Mi ha detto che non vedeva l’ora di vedermi. E’ un grande allenatore e sono felice d’essere a sua disposizione”.

PANCHINA – “Il Napoli ha una rosa molto competitiva. Parto come riserva ma sono il primo a entrare. Sono in questa squadra da un mese soltanto e poi giocheremo tre competizioni. Lo spazio ci sarà. Davanti a me ho calciatori come Allan e Hamsik”.

NAPOLI – “Ambientarsi è stato facile perché conoscevo lo staff e alcuni compagni dall’Udinese e dall’Empoli. Rapina? Spero non mi capiti. Tuttavia sono del parere che non occorra aver paura di camminare in città. La vita va goduta e non ci si deve nascondere in casa per timore. Io e Milik siamo stati spesso in alcuni ristoranti e a fine pranzo il cameriere ci dice che non dobbiamo pagare”.

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