Donò un rene alla moglie: ex calciatore incontrerà Sarri

Sarri durante Napoli-Chievo
Sarri ©Getty Images

Molto spesso le storie del calcio moderno non lasciano purtroppo spazio a romanticismo ed eventi positivi. Ci sono però dei momenti che sembrano proporre qualcosa di bello, nonostante il tanto marcio. E uno di questi momenti, per fortuna, riguarda in parte anche il Napoli e il suo tecnico, Maurizio Sarri.

Una scelta di cuore

La storia che sta facendo scalpore oggi è quella di Alain Schiratti, ex attaccante friulano che per anni ha militato in Prima e Seconda Categoria. Oggi 41enne, Schiratti è stato costretto a lasciare il calcio, la sua più grande passione. L’ha fatto però per una causa nobilissima: salvare la moglie.

Aveva bisogno di un rene nuovo: dopo una visita a Treviso, una sera mi disse che avrebbe potuto fare il trapianto d’organo anche una persona in vita. Mi è venuto naturale risponderle: te lo do io“, ha rivelato il calciatore in un’intervista rilasciata ad Eurosport. L’operazione è avvenuta il 22 agosto, lei era più tesa di me però i dottori, che non smetterò mai di ringraziare, sono stati formidabili ed è andato tutto per il meglio”.

L’incontro con il mister

Una storia che dunque termina a lieto fine. E che, se possibile, regala anche un bonus positivo. Schiratti infatti è tifoso da anni del Napoli e il suo sogno sarebbe quello di incontrare presto Maurizio Sarri. “Da quando è arrivato a Napoli sta facendo un lavoro straordinario. Lo stimo perché è uno che con la passione, il lavoro e la dedizione è riuscito ad arrivare passo dopo passo dalla Seconda Categoria ad allenare in Champions League. Sa cosa significa fare sacrifici e mettersi in gioco e la sua parabola testimonia che davvero nulla è impossibile. Mi piacerebbe scambiare due chiacchiere con lui, magari assistere a un allenamento”, ha rivelato.

La risposta di Sarri, sempre tramite Eurosport, non è tardata. Sono orgoglioso di incontrare una persona che ha fatto un gesto d’amore così grande, ha spiegato il tecnico. I due si incontreranno presto, dunque. E il calcio, anche oggi, ha trovato un’altra bella storia da raccontare.

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