Napoli, che disastro senza Albiol: difesa troppo perforabile

Raul Albiol © Getty Images
Raul Albiol © Getty Images

Era il 28 settembre, il luogo era il San Paolo e il contesto una splendida seconda gara del girone di Champions contro il Benfica. In quella stupenda serata il Napoli vinse per 4-2 esprimendo un gioco per oltre un’ora assolutamente irresistibile ed illudendo tutti di un passaggio del turno da prima in classifica già annunciata. Purtroppo però non è stato così. Le carte in tavola sono infatti cambiate proprio dall’avvio di quella gara: Albiol lasciò difatti fin troppo presto il terreno di gioco. Un infortunio apparentemente non troppo grave ma che nell’economia del gioco azzurro si è sentito oltre ogni aspettativa. Albiol aveva riportato un’elongazione del bicipite femorale sinistro per uno stop di circa tre settimane. I tempi di recupero si sono però inspiegabilmente prolungati e ancora oggi il rientro in campo dello spagnolo non ha ancora una data precisa.

Numeri disastrosi

E’ proprio vero che non ti rendi conto di ciò che hai fino a quando non lo perdi. Il Napoli e Sarri ora lo sanno bene. L’importanza di Raul Albiol nei meccanismi difensivi dei partenopei non è certamente da sottovalutare. Sono infatti già 800 i minuti senza l’ex Real Madrid. Intanto sono arrivate 4 sconfitte in gare di primo livello, in nove match disputati. Roma, Juventus e Besiktas rappresentano i KO più ‘importanti’ di questo ottobre nero che hanno fatto perdere fiducia e certezze alla truppa di mister Sarri. A soffrire più di tutti dell’assenza di Albiol è sicuramente il reparto difensivo. Senza il numero 33 sono infatti già 14 le reti incassate da Pepe Reina.

Prima dell’infortunio la difesa guidata dal classe 1985 fu invece in grado di incassare solamente sei goal nei 640 minuti nei quali lo stesso Albiol ha calcato il terreno di gioco. Un confronto impietoso quello tra il Napoli senza e con Albiol che non può essere semplicemente frutto del caso. Il rientro non dovrebbe comunque essere troppo distante. Sarri spera di riaverlo per la gara di Udine, nel mezzo due settimane di lavoro.

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