L’UOMO COPERTINA – Amadou Diawara, 19 anni e sentirli tutti

Diawara ©Getty Images
Diawara ©Getty Images

 

Diciannove anni e sentirli tutti, anzi forse anche qualcuno in più. Sembra avere una trentina di primavere Amadou Diawara, uno che le tappe non è abituato a bruciarle, ma a disintegrarle. La rivelazione di questo inizio di stagione del Napoli ha i tratti da teen-ager e la carta di identità che recita Conakry (Guinea) come luogo di nascita e una data da liceale, non certo da calciatore professionista: 17 luglio 1997.

IL PRECOCE AMADOU – Precoce, in qualsiasi senso. A diciassette anni l’esordio con il San Marino, in Lega Pro. Un anno di esperienza e poi il passaggio al Bologna, dove Donadoni lo lancia stabilmente tra i titolari. Ha diciotto anni e gioca già un campionato in A da protagonista, inevitabile che lo seguano le big. E’ precoce anche la rottura con il Bologna, un braccio di ferro durato due mesi che però lo vede uscire vincitore. Arriva il Napoli che lo prende per 15 milioni di euro, ma Sarri ci mette due mesi prima di provarlo davanti alla difesa. Poi lo getta nella mischia e Diawara in un attimo soffia il posto a Jorginho, entra in competizione con lui per una maglia da titolare e convince tutti i suoi nuovi tifosi.

6 PRESENZE E LA PREMIER GIA’ BUSSA- Le presenze in maglia azzurra sono solo sei, ma bastano per attirare su di sé le attenzioni delle big della Premier. Tottenham e Chelsea, soprattutto Antonio Conte, che si è innamorato di lui e sarebbe pronto a spendere fino a 40 milioni di euro, cifra che però sarebbe stata già rifiutata dal Napoli. E la prossima estate, se continua così, sarà difficile trattenere il ‘bruciatappe’ Diawara. Precoce, anche nel diventare un pezzo pregiato del mercato. Ma era prevedibile: quando a diciannove anni giochi già come un campione affermato il tuo prezzo è destinato a lievitare. Anche dopo sei presenze.

 

di Antonio Papa (Twitter @antoniopapapapa)

 

 

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