BABY FENOMENI – Leon Bailey, la freccia giamaicana del Genk

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La storia di Leon Bailey, 19 anni e pronto a spaccare il mondo

Il Napoli ci prova. Nonostante gli interessi di top club come Manchester United e Chelsea, la società vuole mettere le mani su Leon Bailey. Il talento 19 enne in forza al Genk ha stregato il ds Giuntoli. Sondaggi, contatti, un invito a Castelvolturno e poi al San Paolo. Un modo per far conoscere la città, la storia del club e il progetto di De Laurentiis. Chiacchierate piacevoli e possibilità di intavolare una trattativa. Con il benestare del Genk, già proprietaria del cartellino di Kalidou Koulibaly. Del resto il ragazzo è pronto a spaccare il mondo. Ha quell’obiettivo in testa da quando era piccolo. Ambizioso e determinato, tutt’altra cosa rispetto a tanti talenti passati in Belgio. Lui ha i mezzi per imporsi, ne è convinto il capitano Buffel che lo paragona a Kevin De Bruyne. Ne era certo Ronald De Boer quando lo ha testato in un provino all’Ajax. E così anche Standard Liegi, Paris Saint Germain e Manchester United. Sì perché Leon, nonostante la giovane età, ha attraversato mezza Europa e stregato l’altra metà.

In giro per l’Europa insieme al padre

Una storia da film la sua. Prima abbandonato poi “rapito” dal padre adottivo, è costretto a girare l’Europa per problemi burocratici: Belgio, Olanda, Austria, Slovacchia e di nuovo Belgio, al Genk dove firma un contratto fino al 2018, rinnovato poco fa per altri due anni. “Sono estremamente felice di essere al Genk”, disse Bailey il giorno della sua presentazione. “Il Genk è sempre stato il club dei miei sogni. Questi ultimi due anni hanno svolto un ruolo importante nel mio sviluppo. Ora voglio fare un passo avanti. Ho visto un sacco di club, ma quello che il Genk ha da offrire è incredibile. Non ho mai sentito le stesse sensazioni per le altre squadre, il sostegno che ho ricevuto qui è stato grande. Il Genk è sempre stata la mia casa. Spero di essere uno dei migliori giocatori che Genk abbia mai prodotto”

Scatti fulminanti e tanta voglia di imparare

Bailey è un’ala perfetta per un 4-3-3 offensivo. Mancino puro, è rapidissimo ed incarna il classico attaccante esterno moderno. Dribbling a iosa, scatti fulminanti e capacità di giocare sia a sinistra che a destra. Chiedete al Sassuolo, travolto in Europa League dalla sua straripante velocità. Sette gol tra qualificazioni e gironi della competizione europea, un gol in campionato. La stagione è iniziata bene, ma Leon non vuole fermarsi. Deve crescere ancora, migliorare qualche aspetto fondamentale per fare la differenza anche in Serie A o in Premier. Manca la continuità nei 90 minuti, ma soprattutto bisogna sistemare la fase di non possesso. Il ragazzo è propenso ad attaccare, ma nel calcio moderno l’equilibrio deve far parte del curriculum di ogni calciatore. E c’è tutto il tempo per crescere.

Prodotto del vivaio azzurro?

19 anni compiuti ad agosto, per ora Bailey è un punto di forza del Genk. Il Napoli ci vuole provare e anticipare le big europee. Anche per inserirlo in un probabile progetto a lungo termine. Il ragazzo può entrare nella lista dei 25 e diventare nel giro di tre anni prodotto del vivaio azzurro. Un trucchetto già usato per Diawara, sempre se verrà tesserato nella stagione 2016/2017. E quindi si prova accelerare i tempi per compiere un’operazione perfetta sotto tutti i punti di vista.

di Claudio Cafarelli 

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