Sarri: “Gabbiadini viene da due settimane di inattività. Su Albiol vediamo”

Sarri © Getty Images
Maurizio Sarri © Getty Images

Il Napoli ritorna a giocare in Champions League in casa contro la Dinamo Kiev. Gli ucraini sconfitti all’andata per 2-1 con doppietta di Milik non arriveranno però al San Paolo in qualità di vittima sacrificale. I ragazzi di Sarri dovranno però fare bottino pieno per ipotecare quantomeno il passaggio del turno, magari con un piccolo aiutino dall’altro match del girone. Intanto però è tempo di pensare a Napoli-Dinamo Kiev. A presentare la sfida in conferenza stampa ci ha pensato pochi minuti fa proprio mister Maurizio Sarri: “Domani pensiamo a fare risultato, senza fare conti perchè in quasi tutti i casi si deciderà all’ultima giornata. Affrontiamo una squadra che non è stata fortunata in Champions ma perde poco e sappiamo che sarà difficile. Dobbiamo pensare solo alla prestazione”.

Formazione

Sarri parla poi di Gabbiadini e Albiol: “Manolo è rientrato ieri in gruppo, vediamo questi ultimi due allenamenti perchè viene da due settimane di inattività. Dal punto di vista dell’infortunio ne sta uscendo. Albiol? Da sabato ad oggi passano quattro allenamenti, sono pochi, ma sui cinque già fatti sono un 80% in più. Un passo in avanti, vediamo”.

La Dinamo

Sarri passa poi alla sfida con la Dinamo prima di parlare dei suoi: “Sono forti e solidi, l’hanno dimostrato anche in questo girone. Fuori casa fanno spesso risultato, hanno giocatori importanti, anche giovani, ed è una squadra difficile da affrontare. A Lisbona hanno perso 1-0 sbagliando un rigore, a Istanbul hanno pareggiato meritatamente. Non sarà semplice. La squadra non è mai morta, a Torino non abbiamo giocato un brutto calcio, col Besiktas abbiamo creato tanto, come prestazione la squadra non è mai morta, ma poi bisogna aggiungerci il risultato, Abbiamo sofferto errori strani e sfortunati. I ragazzi sono stati bravi a superare questo periodo tornando alla vittori. La squadra deve lavorare sulla fase difensiva, prendere 3-4 gol in meno significava avere più punti. E’ vero anche che s’è trattato di errori poco preventivabili come retropassaggi. Hanno giovani forti, non è nè un vantaggio nè uno svantaggio, i giocatori sono forti o scarsi, non giovani o vecchi”.

 

 

 

 

 

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