Allegri: “Calcio italiano folle!”, ma direbbe così a parti inverse?

Allegri ©Getty
Massimiliano Allegri ©Getty

“Il calcio italiano deve cambiare registro necessariamente perché tutti noi che lo rappresentiamo non siamo un buon esempio per i più giovani”. Massimiliano Allegri è intervenuto così ieri in conferenza stampa alla vigilia di Juventus-Porto che si giocherà stasera per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Il tecnico bianconero si concentra sulle troppe polemiche che caratterizzano ormai da anni il calcio italiano:

“Nella vita occirre seguire delle regole e garantire educazione e rispetto. Dico questo specialmente per i bambini che frequentano le scuole calcio e vengono a contatto con un mondo fatto di polemiche e veleni. Così non va bene. Venerdì abbiamo avuto l’ultimo esempio di una lunga serie verificatosi sui campi di calcio di Serie A. Quello è stato un bel match tra noi, che abbiamo meritato di vincere, ed il Milan, che resta un’ottima squadra. Tutte le discussioni che abbiamo sentito non devono intaccare la Juventus, che resta inattaccabile perché lo dicono i numeri: abbiamo vinto 23 partite su 28, pareggiandone uno e perdendone purtroppo 4”.

Allegri continua: “Ci sono situazioni che a volte di favoriscono ed a volte no, ma se dobbiamo spargere veleno da agosto a maggio allora non ne usciamo più. Già due settimane fa dissi che ci si ricorda delle cose che ci vanno a favore e mai contro. Mi stupisce anche il fatto che si cambi idea sugli arbitri con troppa leggerezza. Siamo ai limiti della follia, al punto che è normale fomentare i tifosi e contribuire a creare incidente. E dico questo da padre di famiglia prima che da allenatore di calcio”.

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