Napoli, indagine biglietti omaggio verso l’archiviazione

 

De Laurentiis
De Laurentiis ©Getty Images

La FIGC con una nota ufficiale ha spiegato di aver archiviato l’indagine Camorra-Napoli sui presunti rapporti fra giocatori azzurri ed esponenti della malavita organizzata. La Federazione ha poi chiarito che a carico del Napoli esiste un secondo procedimento riguardante l’emissione di biglietti omaggio finiti ad alcuni malavitosi. Il presidente De Laurentiis era stato ascoltato qualche giorno fa dal Procuratore federale in merito alla seconda tranche di indagini. L’edizione odierna de ‘Il Mattino’ ha sottolineato che Pecoraro ha interrogato il patron azzurro come testimone: l’indagine è infatti puramente conoscitiva ed ha tratti ben diversi da quella che ha visto coinvolta la Juventus.

Napoli, le parole di Di Lello

‘Il Mattino’ evidenzia come al Napoli non sia stato contestato nulla nello specifico e che l’indagine sarebbe destinata anch’essa all’archiviazione perché si parla di biglietti finiti ai malavitosi tramite sponsor e in quantità esigue. Dunque non è stata violata alcuna normativa, né l’articolo 12 della Giustizia sportiva che vieta il bagarinaggio e il contatto con la tifoseria organizzata da parte delle società. Il membro della Commissione Antimafia, l’onorevole Marco Di Lello ha spiegato: “In occasione di Napoli-Inter è stato arrestato un pregiudicato che aveva il Daspo e voleva comprare un biglietto. Dobbiamo liberare gli stadi dai malavitosi, impedendo materialmente di farli entrare. La soluzione è l’informatizzazione dei biglietti”. Dunque il Napoli nella persona del presidente De Laurentiis non dovrebbe temere alcunché, con le indagini che presto potrebbero avviarsi verso l’archiviazione definitiva.

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